12 ottobre 2025
Aggiornato 09:30
Dopo l'omicidio della ragazza al Gay Pride di Gerusalemme

Netanyahu: Shira è morta per difendere i valori su cui si fonda Israele

Benjamin Netanyahu ha inviato le proprie condoglianze alla famiglia di Shira Banki, la 16enne morta oggi dopo essere stata pugnalata dal Gay Pride di Gerusalemme giovedì scorso, di cui il premier israeliano ha lodato il coraggio

GERUSALEMME (askanews) - Benjamin Netanyahu ha inviato le proprie condoglianze alla famiglia di Shira Banki, la 16enne morta oggi dopo essere stata pugnalata dal Gay Pride di Gerusalemme giovedì scorso, di cui il premier israeliano ha lodato il coraggio.

Morta per libertà
«Shira è morta per aver sostenuto con coraggio il principio secondo cui ogni persona ha il diritto di vivere la propria vita in condizioni di sicurezza e con dignità - si legge nel comunicato diffuso dall'ufficio del premier - non consentiremo a questo vile omicida di minare i nostri valori, sui quali si basa la società israeliana. Condanniamo con forza ogni tentativo di seminare odio e violenza nella nostra società e agiremo perchè sia fatta giustizia».

Responsabile già arrestato
Il responsabile della morte della ragazza e del ferimento di altre cinque persone, l'ultraortodosso Yishai Shlissel, è già stato arrestato; l'uomo era uscito dal carcere solo poche settimane fa, dopo aver scontato dieci anni di prigione per l'attacco che aveva commesso sempre al Gay Pride di Gerusalemme nel 2005.