Obama non giustifica le violenze a Baltimora
Secondo il presidente Usa, non ci sono scusanti per gli scontri avvenuti nella città del Maryland nelle ore successive al funerale di Freddie Gray, il giovane afroamericano morto dopo l'arresto della polizia. Obama condanna però anche gli eccessi della polizia, esortando perché ci si impegni per scongiurarle.
NEW YORK (askanews) - «Non ci sono scuse per la violenza che abbiamo visto ieri. È controproducente. Quello che abbiamo visto sono furti e non una protesta».
Obama: violenza ingiustificabili
Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti parlando degli scontri avvenuti ieri sera a Baltimora, Maryland, dopo il funerale di Freddie Gray, il giovane afroamericano morto mentre si trovava in custodia della polizia della città. Obama ha poi ricordato che gli Stati Uniti «sono dalla parte della famiglia di Gray e delle richieste che stanno facendo, infatti abbiamo aperto una inchiesta per fare chiarezza». Il presidente infine ha ricordato che fino a ieri le proteste sono state pacifiche e che «gli scontri hanno distratto tutti dalle proteste pacifiche» in cui migliaia di cittadini hanno chiesto giustizia per Gray.
Attenzione alle violazioni della polizia
Infine il presidente ha ricordato che «bisogna porre attenzione alle violazioni da parte della polizia» e continuare a monitorare affinché non avvengano. Per il presidente infatti le tensioni tra polizia e civili sono «una crisi» profonda a cui è necessario dare una risposta, iniziare a lavorare con i singoli dipartimenti con programmi di formazione. Gli Stati Uniti si impegnano a fornire finanziamenti per dotare i dipartimenti di body-camera, ha concluso il presidente.