19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Stati Uniti

Ferguson, polizia sempre più sotto accusa

Insieme al caso di Brown sarà scrutinato attentamente anche un episodio risalente a quasi tre anni fa: Jason Moore, un trentunenne afroamericano con problemi mentali che fu colpito per tre volte con un taser perché trovato delirante per strada, e deceduto successivamente in ospedale. Il Segretario alla Giustizia Holder: «Capisco la sfiducia verso la polizia»

NEW YORK - La polizia di Ferguson (Missouri) è sotto accusa dopo la morte di Michael Brown, il diciottenne ucciso da un poliziotto il 9 agosto mentre era disarmato. E insieme al caso di Brown sarà scrutinato attentamente anche un episodio risalente a quasi tre anni fa: Jason Moore, un trentunenne afroamericano con problemi mentali che fu colpito per tre volte con un taser perché trovato delirante per strada, e deceduto successivamente in ospedale.

Ne parla il New York Times. La famiglia di Moore ha deciso ora di sporgere denuncia presso la corte federale, accusando la polizia di Ferguson di omicidio colposo. Le forze dell'ordine, da parte loro, respingono tutte le accuse. La sorella di Moore, che ha incontrato ieri il segretario alla Giustizia, Eric Holder, ha detto in un video su YouTube che in questi tre anni non erano riusciti a trovare nessun avvocato disponibile ad aiutarli.
E mentre Holder ha promesso giustizia alla famiglia Brown e ha dichiarato in una conferenza stampa di «stare dalla parte della gente di Ferguson», nelle strade della cittadina americana regna ancora una fragile calma.
Tuttavia brevi momenti di tensione si sono registrati quando una coppia di cittadini sono spuntati dal nulla con due cartelli in sostegno del poliziotto che ha sparato Brown, Darren Wilson. E un altro poliziotto che è stato ripreso dalle telecamere mentre minacciava dei giornalisti con un fucile automatico è stato sospeso dal suo ufficio a tempo indeterminato.

Holder: Capisco la sfiducia verso la polizia - «Capisco la mancanza di fiducia nella polizia. Sono il segretario alla Giustizia degli Stati Uniti, ma sono anche un afroamericano». Lo ha detto il segretario alla Giustizia, Eric Holder, dopo la sua visita a Ferguson, Missouri, dove il 18enne Michael Brown il 9 agosto scorso è stato ucciso dalla polizia.
«La nostra indagine sarà indipendente e imparziale», ha continuato ricordando che il dipartimento di Giustizia sta «dalla parte dei cittadini di Ferguson».
«Ricordo quanto è stato umiliante e quanto fossi arrabbiato e l'impatto che ha avuto su me», ha continuato il segretario alla Giustizia, facendo riferimento all'uccisione di Brown. Holder ha anche ricordato di aver incontrato i familiari di Brown durante la sua visita di ieri a Ferguson.