18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Rapporto dell'ONU

Sud Sudan, violati i diritti umani da entrambe le parti

La missione di peacekeeping nel paese ritiene che «vi siano ragionevoli motivi per credere che siano stati commessi crimini contro l'umanità durante il conflitto da parte delle forze di governo e di opposizione».

NAIROBI - Secondo le Nazioni Unite, nel Sud Sudan sono state commesse «innumerevoli» violazioni dei diritti umani da parte di entrambi i fronti in conflitto. La missione di peacekeeping nel paese ritiene che «vi siano ragionevoli motivi per credere che siano stati commessi crimini contro l'umanità durante il conflitto da parte delle forze di governo e di opposizione», si legge in un rapporto dell'ONU.

IL RAPPORTO DELL'ONU - Il rapporto si basa sulle interviste di quasi mille testimoni e vittime delle violenze. Le violazioni, si legge nel rapporto Onu, includono «assassinii, persone scomparse, abusi e devastazioni di proprietà, tutti crimini per i quali gli autori sono penalmente responsabili».
Il rapporto è stato diffuso alla vigilia dell'incontro ad Addis Abeba tra il presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e il suo ex vice-presidente e ora capo dei ribelli, Riek Machar. Oltre alla rivalità personale tra i due uomini il conflitto segue la falsariga della divisione etnica tra la tribù Dinka e quella Nuer.

AMNESTY: CIVILI UCCISI E STUPRATI - Nuove ricerche svolte nel Sud Sudan, rese pubbliche oggi da un rapporto di Amnesty International, hanno rivelato atrocità orribili commesse da entrambe le parti coinvolte nel conflitto: secondo l'organizzazione per i diritti umani, gli attacchi contro i civili sulla base dell'origine etnica e della presunta affiliazione politica costituiscono crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Il rapporto di Amnesty International contiene testimonianze di sopravvissuti ai massacri e alla violenza sessuale commessi nel corso di un conflitto che ha costretto oltre un milione di persone a lasciare le loro case e ha trascinato il piuma giovane paese della comunità internazionale verso un disastro umanitario.

LETTERA AL PAPA - Un appello a Papa Francesco per chiedergli di intervenire sulle crisi umanitarie in Sudan, in particolare sul Darfur dove nei primi quattro mesi del 2014 si contano già 370mila sfollati, decine di villaggi attaccati e distrutti, centinaia di vittime, tra cui donne e bambini.
Come si legge in un comunicato diffuso da Italians for Darfur nella lettera - pubblicata da Repubblica.it nella rubrica Mondo solidale - rifugiati, attivisti, missionari salesiani e personalità autorevoli come Mukesh Kapila, ex inviato dell'Onu in Sudan, hanno ricordato al Santo Padre che dal 2003 si consuma uno dei conflitti più gravi di questi primi decenni del nuovo millennio e hanno rivolto un appello ad esprimersi sulla crisi con parole che possano scuotere le coscienze di chi abbia il potere di intervenire per interrompere questa spirale di orrore.