29 marzo 2024
Aggiornato 01:00
Russia

Mosca: liberati gli ostaggi, uccisi agente e professore

Uno studente armato di fucile ha aperto il fuoco in una scuola della periferia nordorientale di Mosca, la numero 263, prendendo in ostaggio una ventina di ragazzini, tutti circa quindicenni. Prima di essere fermato dalle forze dell’ordine, il ragazzo ha ucciso un agente, che era in servizio all’ingresso dell’edificio, e un insegnante

MOSCA - «Mamma aiutaci. Non è divertente. Questo fa sul serio, è uscito di testa. Siamo tenuti in ostaggio al primo piano. Nella seconda aula. Sto bene. Se succede qualcosa ricordate che vi voglio bene». Nelle poche parole di una ragazzina recapitate via sms tutto il dramma che si è consumato questa mattina nella scuola numero 263 di Mosca, in via Otradnaya, nel nord della capitale russa. Uno studente dell'ultimo anno, Sergey Gordeev, armato di due fucili, ha prima aggredito la guardia di ingresso che ha tentato di fermarlo. E non ci è riuscito. Ma l'agente intanto aveva schiacciato il pulsante dell'allarme collegato con la polizia.

ODIO PER IL PROFESSORE DI GEOGRAFIA - Il ragazzo si è diretto poi verso l'aula di biologia, cercando l'insegnante di geografia Andrei Kirillov che odiava. Gordeev lo trova. Gli spara più volte. Quando vede che respira ancora, gli si avvicina, lo colpisce di nuovo e lo finisce. Poi carica il secondo fucile e dice ai compagni di scuola: «Non voglio uccidere nessuno di voi». Gli studenti gli gridano: «Che cosa hai fatto? Sei pazzo?» Ma Gordeev dichiara: «Avevo paura della morte. Volevo vedere com'è». Quando appare la polizia, ricomincia a sparare.

UCCISO ANCHE UN POLIZIOTTO - Lo studente ha colpito due agenti. Il primo, Sergey Bushuyev, 38 anni, è rimasto ucciso. Il secondo poliziotto, Vladimir Krokhin, è stato ferito al petto e allo stomaco. Il tutto mentre dalle altre classi i ragazzi e gli insegnanti sono stati fatti correre via, fuori dall'edifico. In cielo un elicottero perlustra la zona, secondo un programma di sicurezza dedicato solo alle grandi operazioni. In base alla ricostruzione i fucili appartengono al padre di Gordeev. Lo stesso che ha convinto il figlio ad arrendersi.

ESAME PSICHIATRICO - Ma chi è Gordeev? La sua età non è stata resa nota, ma in base alla classe frequentata non dovrebbe avere più di 15 anni. E' certo invece che sia uno studente modello. Il mese scorso Sergey della scuola numero 263 è entrato tra i primi dieci vincitori della Olimpiade su Internet «20 anni dello Stato di diritto in Russia». Ora sotto interrogatorio, verrà sottoposto a un esame psichiatrico. Ma rischia una serie di condanne per presa di ostaggi, omicidio e «assalto sulle forze dell'ordine». Lo studente che ha sparato al proprio insegnante, freddato un agente di sicurezza, ferito un agente di polizia e preso in ostaggio una ventina di suoi compagni rischia moltissimo secondo Vladimir Markin, portavoce del comitato investigativo.

AUMENTATE LE MISURE DI SICUREZZA - Ben memore della tragedia di Beslan in Caucaso - massacro avvenuto fra il primo e il 3 settembre 2004, che uccise 334 persone, tra le quali molti bambini - e sempre più sotto pressione dopo i recenti attacchi terroristici, la Russia ha in questi anni attivato un meccanismo di controllo sulle scuole, con agenti armati all'interno e un sistema di allarme immediato.
Questo purtroppo non ha salvato la vita dell'insegnante ventinovenne Kirillov, ma ha permesso di evitare la strage. Il sindaco di Mosca Sergey Sobianin, tuttavia ha deciso di rafforzare ulteriormente le misure di controllo.