28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Dirtti

Donne alla guida, rientra la protesta in Arabia Saudita

A farle desistere dai propositi di protesta per il diritto alla guida è stata la minaccia di azioni legali

RIAD - E' rientrata la protesta in Arabia Saudita delle attiviste contro il divieto di guida alle donne, che avevano invitato tutte le rappresentanti del gentil sesso a mettersi al volante domani. A farle desistere dai propositi di protesta per il diritto alla guida è stata la minaccia di azioni legali.

TELEFONATE DAL MINISTERO - «Per precauzione e rispetto verso i moniti del ministero degli Interni... stiamo chiedendo alle donne di non guidare domani per modificare l'iniziative, da una campagna del 26 ottobre a una campagna per la guida libera», ha detto l'attivista Najla al-Hariri. Diverse donne hanno raccontato di aver ricevuto una telefonata dal ministero, che le ha esplicitamente avvertite sui provvedimenti contro chi optava di partecipare alla protesta e ha chiesto loro di promettere di non mettersi alla guida domani.
Il portavoce del ministero, il generale Mansur al Turki, ha detto: «E' risaputo che le donne in Arabia Saudita non possono guidare e saranno applicate le leggi contro chi trasgredisce e dimostra sostegno» a questa causa. Due giorni fa, il ministero aveva annunciato un giro di vite contro chiunque avesse tentato di disturbare la quiete pubblica radunandosi o marciando «sotto il pretesto di una presunta giornata della guida femminile».