4 novembre 2025
Aggiornato 20:30
Giustizia | Caso Bettencourt

Scandalo Bettencourt, Sarkozy: mai ricevuto un soldo

«Non mi hanno mai dato un soldo né io ne ho mai chiesti a loro», ha detto Sarkozy ai magistrati, secondo il giornale Sud Ouest che ha consultato il verbale delle 12 ore di interrogatorio a cui è stato sottoposto l'ex presidente: «La prima volta in 36 anni di vita politica che sono dai Giudici»

BORDEAUX - «I Bettencourt non mi hanno mai dato un soldo»: è quanto ha dichiarato oggi Nicolas Sarkozy ai giudici di Bordeaux nell'ambito dell'affaire Bettencourt. «Non mi hanno mai dato un soldo né io ne ho mai chiesti a loro», ha detto Sarkozy ai magistrati, secondo il giornale Sud Ouest che ha consultato il verbale delle 12 ore di interrogatorio a cui è stato sottoposto l'ex presidente.

Per quanto riguarda l'eventuale finanziamento della sua campagna presidenziale nel 2007, Sarkozy ha dichiarato: «Conosco i Bettencourt da 28 anni e ne ho 57. Ho fatto cinque campagne municipali a Neuilly: non mi hanno mai dato un soldo e nè io glieli ho mai chiesti». L'ex capo dello Stato ha aggiunto di non essersi reso conto dello stato di debolezza mentale di Liliane Bettencourt, erede di L'Oréal, oggi 90enne. L'ex presidente ha sottolineato anche che in «36 anni di vita politica, è la prima volta che sono convocato dai giudici».

Nell'interrogatorio, i giudici hanno messo a confronto Sarkozy con le dichiarazioni rilasciate dall'ex contabile di Liliane Bettencourt, Claire Thibout: questi aveva riferito alla polizia di aver consegnato all'inizio del 2007 150.000 euro in contanti all'ex uomo di fiducia di Bettencourt, Patrice de Maistre, il quale li aveva affidati a Erich Woerth, allora tesoriere della campagna elettorale di Sarkozy. La magistratura intende anche accertare se vi siano stati scambi di denaro nel corso delle visite di Sarkozy all'ereditiera dell'impero l'Oreal, oggi novantenne, e a suo marito André, ex ministro morto nel 2007.

E se tutto dipendesse da un presunto errore di ortografia? Se il coinvolgimento di Nicolas Sarkozy nell'affaire Bettencourt dipendesse da un appuntamento fissato sull'agenda non con la miliardaria francese ma con la famiglia dell'ex ostaggio francese in Colombia, Ingrid Betancourt? Questo per lo meno è quanto sostiene l'avvocato dell'ex presidente francese, Thierry Herzog, all'indomani di 12 ore di audizione di Sarkozy davanti al giudice istruttore di Bordeaux incaricato del dossier.
Il 5 giugno del 2007, subito dopo la sua elezione, l'allora capo di stato aveva davvero fissato un appuntamento con i familiari dell'ostaggio e non, come sosteneva la procura, un incontro con l'ereditiera dell'Oreal, trascritto per errore come Betancourt piuttosto che Bettencourt. Questa è stata effettivamente ricevuta all'Eliseo solo il 5 novembre 2008 «per un quarto d'ora», ha spiegato l'avvocato.

«Il fatto che Nicolas Sarkozy non sia stato incriminato 'dimostra che non vi è nulla nel dossier, che non vi è la minima ragione per incriminare Sarkozy'», ha commentato su Rtl il suo ex primo ministro, François Fillon, per il quale la vicenda «è chiusa».
L'avvocato di Sarkozy ha confermato che dato che Sarkozy è stato congedato dai giudici non come indagato ma come «testimone informato dei fatti», questo significa che, «in base al codice di procedura penale», non potrà essere successivamente incriminato.