Birmania, 88 morti questo mese negli scontri buddisti e mussulmani
Centinaia di case sono state incendiate anche nell'ultimo fine settimana, con le forze di sicurezza che stanno cercando di fermare gli scontri tra le due comunità nello stato di Rakhine, nell'ovest del paese
SITTWE - Sono almeno 88 le persone morte questo mese negli scontri interetnici in Birmania tra la comunità buddista Rakhine e quella musulmana dei Rohingya, secondo l'ultimo bilancio ufficiale fornito oggi dalle autorità locali. Oltre 26.000 sono le persone costrette a fuggire per le violenze. Centinaia di case sono state incendiate anche nell'ultimo fine settimana, con le forze di sicurezza che stanno cercando di fermare gli scontri tra le due comunità nello stato di Rakhine, nell'ovest del paese.
«In tutto sono stati uccisi 49 uomini e 39 donne», ha detto all'Afp un funzionario governativo. Il bilancio complessivo delle violenze da quando sono riprese lo scorso giugno è di circa 180 morti. Secondo organizzazioni umanitarie il numero delle vittime potrebbe essere ben più alto. «Circa 300 case sono statei bruciate ieri nella città di Pauktaw, ma non ci sono state vittime», ha detto il funzionario, parlando in condizione di anonimato.
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