3 ottobre 2025
Aggiornato 10:00
Con un cerimoniale elaborato e fastoso

Zar Putin torna al Cremlino. Oggi l'investitura

Ha superato il 63% dei voti alle presidenziali dello scorso 4 marzo, con una vittoria insidiata dalle contestazioni, ma mai messa in dubbio nella sostanza. Alla cerimonia Silvio Berlusconi

MOSCA - Con un cerimoniale elaborato e fastoso, Vladimir Putin torna oggi al Cremlino e diventa il sesto presidente della Federazione russa in base al nuovo mandato, che prevede sei anni consecutivi al potere. Alle sue spalle, due mandati quadriennali da capo dello Stato e quattro anni da premier con il fedelissimo Dmitri Medvedev come presidente, ora destinato a guidare l'esecutivo. Ad applaudire Putin, che giura sulla Costituzione presso il Gran Palazzo del Cremlino, ci saranno 2.000 ospiti, compresi gli amici di sempre, Silvio Berlusconi e Gerhard Schroeder; ma anche la star del cinema ed ex governatore della California Arnold Schwarzenegger.

ELETTO CON IL 63% DEI VOTI - Vladimir Vladimirovic avrà 60 anni a ottobre. In difficoltà nei mesi scorsi per l'ondata di proteste senza precedenti da quando è arrivato al potere, nel 2000, Putin ritorna comunque come leader legittimo: ha superato il 63% dei voti alle presidenziali dello scorso 4 marzo, con una vittoria insidiata dalle contestazioni, ma mai messa in dubbio nella sostanza. E l'opposizione di piazza si è velocemente affievolita dopo un inverno di grande mobilitazione, senza riuscire a dare vita, per ora, a un movimento organico.
L'avvio del terzo mandato di Putin è momento topico per la politica russa, ma anche per l'economia. Per ora Mosca ha scampato la crisi dilagante in Europa, ma deve mettere mano a significative riforme per tentare di sganciarsi dall'eccessiva dipendenza da gas e petrolio e per non ritrovarsi in difficoltà a medio termine.