Portogallo, migliaia manifestano contro le misure di austerità
«No allo sfruttamento, no alle ineguaglianze, no all'impoverimento» o ancora «un'altra politica è possibile e necessaria», si poteva leggere sugli striscioni srotolati dai manifestanti che scandivano: "la lotta continua!»
LISBONA - Migliaia di portoghesi sono arrivati da tutto il Paese a Lisbona per manifestare contro le misure di austerità previste nel piano di aiuto internazionale accordato al Portogallo nel maggio scorso.
«No allo sfruttamento, no alle ineguaglianze, no all'impoverimento» o ancora «un'altra politica è possibile e necessaria», si poteva leggere sugli striscioni srotolati dai manifestanti che scandivano: «la lotta continua!».
«Il mio potere d'acquisto si abbassa, i giovani sono senza lavoro, le imprese chiudono una dopo l'altra, non vedo via d'uscita», ha affermato una pensionata di Lisbona. «Sono disoccupato da tre anni. Oggi devo vivere con una pensione di 419 euro e pagare un affitto di 150. E' impossibile sopravvivere», ha detto un ex operaio di un'impresa tessile dalla regione di Guimaraes (nord).
Nel primo pomeriggio, una cinquantina di lavoratori del settore della ceramica a Valadares (nord) hanno manifestato davanti alla residenza del primo ministro Pedro Passos Coelho. «Sì al lavoro, no alla disoccupazione», «Non possiamo continuare a lavorare senza essere pagati», gridavano gli impiegati che hanno consegnato una lettera per il premier alle guardi fuori dall'edificio.
La manifestazione di oggi arriva a pochi giorni dalla terza missione trimestrale della Troika (Ue, Bce e Fmi), creditori del Portogallo, incaricati di valutare l'esecuzione del piano di aiuto finanziario di oltre 78 miliardi di euro accordato nel maggio scorso. In cambio di questo aiuto, Lisbona si è impegnata a realizzare un programma di rigore e di riforme su tre anni , per risanare le finanze pubbliche e aumentare la competitività dell'economia.
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