25 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Stati Uniti | Diritti civili

Washington e New Jersey discutono se legalizzare i matrimoni gay

Se il governatore democratico di Washington Chris Gregoire si dichiara a favore, quello del New Jersey Chris Christie è contrario. Il governatore repubblicano ha perfino minacciato di porre il veto e ha proposto di sottoporre la proposta a referendum

NEW YORK - Si infiamma nuovamente il dibattito sui matrimoni gay negli Stati Uniti. Due, in particolare, sono gli stati che affrontano la questione in questi giorni: Washington - lo stato di Seattle - da un lato, il New Jersey dall'altro. Ma le posizioni sul disegno di legge sono diverse. Se il governatore democratico di Washington Chris Gregoire si dichiara a favore, quello del New Jersey Chris Christie è contrario. Il governatore repubblicano ha perfino minacciato di porre il veto e ha proposto di sottoporre la proposta a referendum. «L'istituzione del matrimonio è troppo seria per essere trattata alla stregua di una partita di calcio», ha detto Christie.
Il disegno di legge, che nel New Jersey ha incontrato l'appoggio dei democratici, dovrebbe abolire le unioni civili e permettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La proposta era già stata presentata nel 2009, ma non era passata. Quest'anno i democratici l'hanno messa in cima all'agenda, sperando nell'appoggio dei legislatori di entrambe le parti. Per passare, il disegno ha bisogno dei voti di 21 senatori, e di 27 per aggirare l'eventuale veto da parte del governatore.

Diversa la situazione nello stato di Washington. Il governatore democratico Chris Gregoire, infatti, già il 4 gennaio aveva annunciato il suo appoggio al disegno di legge. Un cambiamento di rotta rispetto al passato, dal momento che in precedenza si era opposta. Il supporto alla legge arriva anche da aziende quali Microsoft, Starbucks e Nike. In una lettera indirizzata al governatore democratico, le società hanno lanciato un chiaro messaggio: è difficile assumere i talenti migliori se lo stato di Washington li discrimina sulla base dell'orientamento sessuale. Se la proposta di legge dovesse passare, Washington diventerebbe il settimo Stato ad approvare i matrimoni tra persone dello stesso sesso.