29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Adozioni gay

Due papà per un bambino: autorizzata a una coppia gay l’adozione con maternità surrogata

Due uomini e un figlio. Si può fare. L’adozione di un bimbo avuto con maternità surrogata in Canada è stata autorizzata con sentenza definitiva dell’ex presidente del tribunale dei minori di Roma. Una svolta?

Coppie gay: due papà per un bambino
Coppie gay: due papà per un bambino Foto: Shutterstock

ROMA – Una coppia gay di uomini potrà adottare un figlio. È accaduto a Roma, grazie alla sentenza emessa dall’ex presidente (ora in pensione) del Tribunale dei Minori di Roma, Melita Cavallo. La sentenza è in linea con simili provvedimenti che in casi particolari hanno autorizzato l’adozione da parte di coppie gay. Il bambino è stato ottenuto con maternità surrogata in Canada.

A favore del bambino
La decisione del Tribunale è stata presa tenendo anzitutto in considerazione l’interesse e il benessere psicofisico del minore, un bambino di 6 anni, che risulta perfettamente inserito nel contesto familiare. La richiesta di adozione era stata avanzata nel giugno 2015, e la sentenza riprende analoghe posizioni favorevoli prese in passato nei confronti di coppie gay femminili. «Come sempre, abbiamo privilegiato l’interesse superiore del bambino, che nel caso specifico sta frequentando la scuola dell’infanzia in maniera del tutto serena – ha spiegato Melita Cavallo all’Agi – Mi auguro che la nostra linea continui a essere condivisa dal tribunale di Roma e da quello di altre città. Il caso è stato esaminato dal mio collegio con la consueta attenzione e il provvedimento è definitivo perché non è stato impugnato dalla Procura».

Via libera all’adozione
Ecco come è stato deciso il via libera all’adozione, spiegato dalla stessa ex presidente del Tribunale dei Minori: «Uno dei due uomini è il padre del bimbo e in Canada vive la donna che ha prestato il suo utero, e mantiene rapporti costanti sia con la coppia sia con lo stesso bambino che ha portato in grembo per nove mesi». Insomma, quello che ormai sempre più spesso viene rappresentato in alcune fiction Tv, pare sia una realtà riconosciuta.