5 ottobre 2024
Aggiornato 12:00
Per rilanciare la protesta

Gli indignati cercano di bloccare i porti della California

I manifestanti scendono in strada da Oakland a Los Angeles. Si tratta della manifestazione più significativa da quando, alla fine di ottobre, la polizia ha smantellato l'accampamento dei manifestanti nella città

LOS ANGELES - Per rilanciare la protesta, gli 'indignati' americani hanno organizzato proteste per bloccare alcuni porti della California. Circa 1.500 manifestanti si sono incontrati alle prime ore del mattino nel porto di Oakland, in California, e hanno occupato l'area bloccando l'attività dei lavoratori. Si tratta della manifestazione più significativa da quando, alla fine di ottobre, la polizia ha smantellato l'accampamento dei manifestanti nella città.
La polizia ha cercato di respingere la folla, che ha risposto urlando «tornate a casa» e intonando slogan come «di chi è il porto? E' nostro». I funzionari del porto hanno rilasciato un comunicato per spiegare i disordini creati dalla manifestazione.

Anche gli indignati di Los Angeles hanno seguito l'iniziativa, marciando sul porto di Long Beach. L'obiettivo è bloccare le attività della società di trasporto SSA Marine che, secondo un portavoce dei manifestanti, «incarna tutti i mali presenti nell'economia della nostra società». SSA Marine è stata presa di mira dal movimento perché è in parte finanziata dal colosso creditizio Goldman Sachs e ha servito l'esercito durante la guerra in Iraq. Iniziative simili sono in corso anche a Seattle, a Tacoma e perfino a Vancouver, in Canada.