La Destra spagnola al potere all'ombra della crisi
Nessuna speranza di un terzo mandato socialista affossato da un quadriennio di crisi economica gestito non troppo brillantemente e i cui effetti peggiori si sono avuti proprio nell'ultimo anno di José Luis Rodriguez Zapatero
MADRID - Giornata di silenzio pre elettorale in Spagna. Le elezioni politiche di domenica sanciranno il ritorno della destra al potere dopo otto anni: l'unico dubbio che - stando ai sondaggi - è ancora lecito nutrire è se Mariano Rajoy, candidato premier per la terza volta, potrà governare con una maggioranza assoluta o sarà viceversa costretto a una coalizione.
Nessuna speranza dunque di un terzo mandato socialista, con il governo - e di riflesso il partito - affossato da un quadriennio di crisi economica gestito non troppo brillantemente e i cui effetti peggiori si sono avuti proprio nell'ultimo anno di José Luis Rodriguez Zapatero; neanche la virtuale sconfitta del terrorismo basco dell'Eta è valsa a riequilibrare la bilancia a favore del candidato Alfredo Perez Rubalcaba.
Un calice avvelenato - La vittoria di Rajoy tuttavia rischia di rivelarsi un calice avvelenato, quanto meno in materia economica: è probabile che la pressione dei mercati non si attenui con il cambio della guardia e che le politiche di Madrid finiscano - come sottolineano non pochi giornali spagnoli - per essere dettate da Berlino.
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