27 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Elezioni del 20 novembre in Spagna

Rajoy vince di misura il faccia a faccia con Rubalcaba

Questa l'opinione unanime della stampa spagnola per il primo e unico dibattito televisivo dei due candidati. Con quindici punti di svantaggio da recuperare a meno di due settimane dal voto Rubalcaba non ha certo molte speranze di conquistare per il Psoe il terzo mandato consecutivo e di rovinare il sogno di Rajoy

MADRID - Il leader dell'opposizione conservatrice del Pp, Mariano Rajoy, è il vincitore senza particolare brillantezza del primo e unico dibattito faccia a faccia tra i candidati premier delle elezioni del 20 novembre in Spagna: questa l'opinione unanime della stampa spagnola, che sottolinea come il socialista Alfredo Perez Rubalcaba stesse in realtà giocando una partita parallela che vede in palio la guida del partito e non del Paese.

Il dibattito in sé non ha certo suscitato entusiasmi: Rubalcaba ha cercato di costringere Rajoy a compromettersi sulle future politiche del suo governo in materia di tagli al welfare, ma il candidato conservatore ha eluso abbastanza facilmente la trappola ricordando le politiche a volte contraddittorie cui il governo di José Luis Rodriguez Zapatero è stato costretto dalla crisi economica.

Con quindici punti di svantaggio da recuperare a meno di due settimane dal voto Rubalcaba non ha certo molte speranze di conquistare per il Psoe il terzo mandato consecutivo e di rovinare il sogno di Rajoy, finora due volte perdente: tuttavia, può cercare di contenere la sconfitta in modo da evitare la maggioranza assoluta dei conservatori e soprattutto di conservare la leadership del partito; Joaquin Almunia, che contro José Maria Aznar conquistò appena 125 seggi, venne costretto alle dimissioni e i sondaggi non ne danno oggi al Psoe che 121.

Rajoy da parte sua ha continuato a offrire l'immagine di moderazione degli ultimi tempi, senza fornire troppi dettagli sul suo programma futuro e lasciando che la crisi lavorasse - politicamente parlando - a suo favore: ha sottolineato la volontà di cercare dialogo e intesa mentre Rubalcaba lo ha accusato di avere un'agenda «occulta» specie per quel che riguarda i servizi sociali. Quanto in effetti il Pp sia disposto a fare in materia di tagli alla spesa dipenderà in primo luogo dal tipo di maggioranza che riuscirà a conquistare, anche se non va dimenticato che il mandato più efficace di Aznar, specie in termini di politica economica, fu quello in cui governò in coalizione.