Celebrazioni Hiroshima, Kan ribadisce l'uscita dal nucleare
«Necessario ridurre la dipendenza del Paese dall'energia atomica». Napolitano: «Ancora focolai di guerra, far prevalere le ragioni del dialogo»
HIROSHIMA - Il premier giapponese Naoto Kan ha colto l'occasione dell'anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima per ribadire la volontà del suo governo di uscire progressivamente dal nucleare.
«Il gravissimo incidente, che è ancora in corso, ha causato fughe radioattive e suscitato gravi inquietudini non solo in Giappone ma nel mondo intero», ha dichiarato Kan nel corso di una cerimonia nel Parco della pace di Hiroshima. «Io ridurrò la dipendenza del Giappone nei confronti dell'energia nucleare con l'obiettivo di creare una società che non dipenderà dall'energia nucleare».
L'opposizione, come nelle precedenti occasioni, ha già reagito criticamente a questo discorso, accusando il primo ministro di non aver fissato alcun calendario di uscita dal nucleare, né di aver proposto una strategia completa.
Napolitano: Ancora focolai di guerra, far prevalere le ragioni del dialogo - «Anche nel mondo contemporaneo è presente la sfida rappresentata da focolai di guerra e di violenza che impongono a tutti i paesi democratici e amanti della pace di impegnarsi perché prevalgano le ragioni del dialogo e siano difesi i diritti inalienabili dell'uomo, in particolare dei civili e delle persone più indifese». Lo sottolinea il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato in occasione della giornata di riflessione organizzata dal Comitato 'Terra e Pace' per ricordare il 66° anniversario del tragico bombardamento atomico di Hiroshima.
«Il trascorrere del tempo non attenua l'attualità e il valore di grave monito delle dolorose vicende di Hiroshima e Nagasaki», aggiunge il capo dello Stato nel messaggio inviato al presidente del Comitato, Athos De Luca. Il capo dello Stato ha espresso anche il suo apprezzamento per la scelta del comitato di «assegnare il premio annuale 'Terra e Pace' al Corpo dei bersaglieri, che si distingue per professionalità e dedizione nelle missioni che vedono l'Italia impegnata nel quadro delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica per affermare un ordine internazionale più pacifico e più giusto».
Fini ricorda Hiroshima: Giovani si impegnino cooperazione popoli - In occasione del sessantaseiesimo anniversario delle tragedie di Hiroshima e Nagasaki, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha espresso «apprezzamento e sostegno per la nobile iniziativa promossa anche quest'anno dal Comitato 'Terra e Pace'», un «meritorio appuntamento volto a sottolineare l'importanza della memoria e dell'impegno per la pace», ha scritto in un messaggio inviato al presidente Athos De Luca.
«Il 6 e il 9 agosto - ha sottolineato Fini - sono date scolpite nella storia dell'umanità, drammatica testimonianza delle immani sofferenze provocate dalla seconda guerra mondiale e come perpetuo monito sulle capacità distruttive delle armi nucleari.
Sono certo che la consapevole mobilitazione della società civile e delle associazioni possa rafforzare l'impegno profuso dalle Istituzioni, dai Governi e dalle Organizzazioni internazionali contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa».
«Reputo estremamente importante - ha aggiunto - la dedizione con la quale l'Associazione 'Terra e Pace' lavora per rendere questo appuntamento una manifestazione non solo di solidarietà nei confronti del popolo giapponese - quest'anno così duramente colpito - ma di sensibilizzazione delle nuove generazioni affinché si impegnino nella costruzione di una società sempre più fondata sulla cooperazione tra i popoli e sul rispetto dei diritti e della dignità dell'uomo. Desidero esprimere, inoltre, il mio compiacimento per la decisione di assegnare nella ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il premio 'Terra e Pace' al Corpo dei Bersaglieri, per l'impegno profuso per la pace e la solidarietà nel mondo».
Schifani: Trasmettere cultura pace a nuove generazioni - «In occasione del 66mo anniversario della tragedia di Hiroshima, vorrei esprimere anche quest'anno la mia adesione ideale alla manifestazione organizzata a Roma per non dimenticare quel tragico 6 agosto 1945. Il Comitato da lei presieduto ha il merito di farci riflettere ogni anno sui temi irrinunciabili della solidarietà e del dialogo fra i popoli e sull'importanza, soprattutto da parte delle Istituzioni, di trasmettere una cultura della pace alle nuove generazioni attraverso un'opera costante di informazione e di recupero della memoria storica». Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, nel messaggio inviato a Athos De Luca, Presidente del Comitato Terra e Pace./
Colgo l'occasione - aggiunge il Presidente Schifani - per associarmi al ringraziamento al corpo dei Bersaglieri cui quest'anno sarà consegnato il premio 'Terra e Pace' per il loro impegno per la pace e la solidarietà nel mondo».
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