Israele, comuni in sciopero a sostegno degli «indignados»
Dopo la grande manifestazione di sabato a Tel Aviv e in altre città del paese
GERUSALEMME - Circa 150.000 dipendenti comunali hanno scioperato oggi in Israele in segno di solidarietà con i giovani che manifestano dalla metà di luglio contro il carovita. Intanto, il Parlamento israeliano ha bocciato oggi la proposta di rinviare la pausa estiva, al via il 7 agosto, per affrontare la crisi, sostenendo che «non è la Knesset che deve risolverla, ma il governo».
«Abbiamo indetto un giorno di sciopero. I municipi sono chiusi al pubblico, gli spazzini non hanno raccolto la spazzatura - ha fatto sapere Shlomo Buhbut, Presidente del sindacato degli enti locali - come rappresentanti delle municipalità e degli enti locali, siamo con la popolazione e non possiamo restare a guardare quando tutto il popolo manifesta per chiedere giustizia sociale. Se il governo non fa nulla, non escludiamo la possibilità di altre azioni di sostegno nei prossimi giorni». Oggi è stato anche lanciato un appello su Facebook per uno sciopero di 24 ore dei lavoratori dipendenti.
A metà luglio, i dimostranti che denunciano il carovita hanno piantato centinaia di tende lungo Via Rothschild, in una zona ricca di Tel Aviv. Nei giorni successivi, la protesta si è estesa ad altre città israeliane e sabato scorso circa 150.000 persone hanno sfilato per le strade di Tel Aviv e di altre località. Il movimento di protesta è sostenuto da oltre l'80% degli israeliani, stando a un sondaggio.
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