3 ottobre 2025
Aggiornato 02:00
Missione ISAF

Italiano ucciso da una bomba a est di Farah

Un ordigno improvvisato colpisce il mezzo: un ferito non grave. La vittima era originaria di Pomigliano d'Arco

KABUL - Un militare italiano, il caporal maggiore scelto Gaetano Tuccillo, è rimasto ucciso oggi nell'esplosione di un ordigno nei pressi del villaggio di Caghaz, 16 chilometri ad ovest di Bakwa, nell'est del distretto di Farah, nell'ovest dell'Afghanistan a responsabilità italiana. Un altro militare è rimasto ferito ad una gamba, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Il mezzo sul quale viaggiavano è rimasto coinvolto nell'esplosione di una bomba artigianale improvvisata (Ied) posizionata lungo la strada. Secondo quanto si è appreso, il militare ucciso era alla guida del mezzo.

La vittima era originaria di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, ed effettiva al battaglione logistico 'Ariete' di Maniago. I suoi familiari sono stati già informati dell'incidente.
Il militare italiano rimasto ferito è invece effettivo al 186esimo Reggimento Folgore di Siena: colpito ad una gamba, è stato trasportato in elicottero presso l'ospedale da campo americano di Farah. Le sue condizioni, secondo quanto si è appreso, non destano preoccupazione e il militare ha potuto direttamente informare i propri familiari, rassicurandoli sulle sue condizioni di salute.

Il mezzo su cui viaggiavano i due militari rimasti coinvolti nell'esplosione era un autocarro pesante (Aps) che faceva parte dell'aliquota logistica del contingente italiano impegnato in Afghanistan nell'ambito della missione Isaf della Nato.

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha espresso il suo profondo cordoglio per la nuova vittima italiana, la 38esima dall'inizio delle operazioni militari del nostro paese in Afghanistan. La Russa viene tenuto costantemente aggiornato dal capo di stato maggiore della Difesa circa l'evolversi della situazione e sulle condizioni di salute del militare rimasto ferito nell'evento per il quale ha auspicato un pronto recupero.

Gli ordigni esplosivi improvvisati, come quello utilizzato oggi per l'attentato contro gli italiani, sono comunemente usati dai combattenti afgani per attacchi contro i contingenti della comunità internazionale che opera nel paese in ambito Nato. Si tratta di ordigni a basso costo e facili da costruire, utilizzando anche del comune fertilizzante.