Loughner, prima udienza: Obama domani a Tucson
L'attentatore rischia la pena di morte. Ottimismo sulla ripresa della Giffords
PHOENIZ - L'autore della strage di Tucson è apparso ieri dinanzi alla Giustizia americana, mentre l'America si prepara a rendere omaggio alle vittime dell'Arizona con una cerimonia ufficiale alla quale parteciperà, domani, anche il presidente Barack Obama. Appena arrivato in tribunale a Phoenix, Jared Loughner, 22 anni, si è visto notificare i capi d'accusa, che potrebbero valergli anche la pena di morte. L'uomo ha risposto con calma a tutte le domande che gli sono state poste ed ha fornito al sensazione di avere pianificato la strage con largo anticipo.
Ieri, intanto, Michael Lemole, neurochirurgo dell'Ospedale universitario di Tucson, ha reiterato il suo «ottimismo» sulla ripresa della deputata Gabrielle Giffords, vero obiettivo della strage, rimasta gravemente ferita. «Alcuni cambiamenti nelle sue condizioni di salute, in questa fase, sono positivi», ha spiegato.
La Gifford è stata indotta in coma farmacologico, il proiettile le ha trapassato l'emisfero sinistro del cervello: «sta lottando, sono cautamente ottimista», ha detto il medico. «I primi tre giorni sono quelli potenzialmente più pericolosi. Le funzionalità cerebrali sono buone», ha aggiunto. Il prossimo passo decisivo sarà staccarla dai macchinari che le permettono di respirare: «sarà un enorme passo in vanti, ma non sappiamo ancora quando potrà accadere», ha concluso Lemole.
Tre delle persone ferite versano in condizioni disperate e altre sei non sono gravi, ma restano in ospedale per accertamenti. Nella sua prima apparizione pubblica, il marito della Giffords, l'astronauta Mark Kelly, ha ringraziato chi gli è stato vicino in questi giorni e ha detto di pregare per le persone che hanno perso la vita.
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