19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Diritti Umani

Sakineh, Teheran: la sentenza sospesa da giorni

L'attivista iraniano: «E' roba vecchia», nessuna novità

TEHERAN - La sentenza di lapidazione contro Sakineh Ashtiani, la donna iraniana condannata a morte per adulterio su cui si è mobilitata l'opinione pubblica mondiale, è stata sospesa per un riesame del caso. Lo ha confermato oggi il portavoce del ministro degli Esteri Ramin Mehmanparast, che già ieri lo aveva indicato, attaccando i paesi occidentali e protestando contro quelle che aveva definito come «ingerenze».

«La sentenza per adulterio sulla signora Ashtiani è stata sospesa e il caso è in corso di riesame, il giudizio su di lei per complicità nell'assassinio è in corso», ha detto Mehmanparast secondo quanto riportato dalla Cnn. Già una settimana fa, Mehmanparast aveva risposto alle pressioni internazionali sostenendo che la sentenza è in corso di riesame da diverse settimane. «In questo caso, l'attuazione della sentenza è stata bloccata ed è in via di riesame da parte del potere giudiziario», aveva detto il portavoce all'Agence France Presse lo scorso 28 agosto.
Ahmad Fatemi, attivista iraniano del Comitato internazionale contro la lapidazione, interpellato al telefono da Apcom, ha spiegato che le dichiarazioni di oggi «sono cose vecchie», e che sul caso per il momento non ci sono novità di rilievo.