19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
L'attentato

Pakistan, kamikaze fa 53 morti in un corteo pro-palestinesi

Circa duecento le persone ferite a Quetta. I Talebani minacciano USA e Europa, mentre proseguono i raid dei droni Usa: «Uccisi oggi 10 insorti»

ISLAMABAD - Appena due giorni fa erano stati inseriti dagli Stati Uniti nella loro lista nera dei gruppi terroristici, e oggi i talebani pachistani sono tornati a colpire, con un attentato suicida contro una processione della minoranza sciita a Quetta, nel sudovest del Pakistan, che ha fatto almeno 53 morti. E se non bastasse gli stessi talebani del gruppo Tehreek-e-Taliban hanno minacciato che attaccheranno presto Stati Uniti ed Europa.

LA MINACCIA - «Presto attaccheremo l'America e l'Europa, ci vendicheremo dei raid con i droni», ha dichiarato al telefono all'Afp Qari Hussain, un comandante del gruppo Tehreek-e-Tailban, parlando da una località non precisata. «(Il presidente americano Barack) Obama e i suoi alleati sono nostri nemici, hanno paura di noi. Per questo è uguale se ci hanno qualificati come gruppo terroristico».

L'ATTENTATO - L'attentato di Quetta, capoluogo della provincia del Baluchistan, è stato compiuto da un kamikaze che si è fatto saltare in aria durante una processione di sciiti organizzata in occasione di una manifestazione in favore dei palestinesi e contro Israele, ha spiegato la polizia locale. Oltre ai 53 morti nell'attacco sono rimaste ferite 197 persone.
Più di 3.600 persone sono state uccise in tre anni in quasi 400 attentati, per la maggior parte commessi dai talebani alleati con al Qaida o gruppi che alleati, che hanno dichiarato la «guerra santa» a Islamabad per il suo sostegno a Washington. Gli sciiti sono inoltre uno degli obiettivi privilegiati dei talebani e fondamentalisti sunniti, maggioritari in Pakistan.

Intanto sempre oggi almeno dieci insorti talebani sono morti in due raid compiuti da droni americani in una zona tribale del Nord Ovest del Pakistan, nei pressi della frontiera con l'Afghanistan, secondo quanto hanno riferito fonti della sicurezza locale.