20 aprile 2025
Aggiornato 05:30
Filippine

Sequestro bus: 7 turisti morti, ucciso sequestratore

Un poliziotto radiato dal servizio sequestra un pullman e spara sugli ostaggi: sette le vittime. Rolando Mendoza ucciso dalle teste di cuoio filippine

MANILA - Sono almeno sette i turisti cinesi di Hong Kong rimasti uccisi nel sequestro del bus di oggi a Manila, terminato dopo circa dodici ore. Lo hanno riferito fonti ospedaliere In precedenza si era parlato di sei turisti morti. Anche il sequestratore, l'ex agente di polizia Rolando Mendoza, è stato ucciso nel corso del blitz delle teste di cuoio filippine che ha posto fine al sequestro. A bordo del bus c'erano una quindicina di persone al momento dell'assalto finale.
Il funzionario di polizia Nelson Yabut ha detto che almeno sei ostaggi sono stati messi in salvo. Fonti mediche hanno detto che un turista è giunto in ospedale in condizioni critiche, mentre altri cinque sono in buone condizioni. Ancora non si sa invece cosa sia accaduto ad altri due ostaggi.
Mendoza, un ex poliziotto armato con un M-16, aveva sequestrato il bus questa mattina a Manila. A bordo del mezzo viaggiavano un gruppo di 22 turisti di Hong-Kong e tre filippini. Mendoza - che indossava l'uniforme - ha chiesto un passaggio e una volta a bordo ha estratto l'arma costringendo l'autista a parcheggiare il bus nel parco di Rizal.
Prima del blitz il sequestratore aveva rilasciato sei persone, tra cui i tre bambini che si trovavano a bordo del bus. Mendoza, pur insignito di 17 medaglie durante la sua carriera in polizia, era stato licenziato perché coinvolto in un'inchiesta per estorsione, decisione da lui ritenuta un'ingiustizia.

ARRESTATI FRATELLO E FIGLIO - Gregorio e Leandro Mendoza, fratello e figlio del sequestratore, sono stati arrestati un'ora prima dell'inizio del blitz per complicità con l'ex ispettore di polizia autore del sequestro.

IL DIFENSORE CIVICO - A nulla è servito nemmeno l'intervento del vice sindaco di Manila, Isko Moreno, che aveva cercato di avvicinare il pullman di turisti per consegnare all'ex agente una lettera del difensore civico che aveva disposto il licenziamento del pluridecorato poliziotto. «Un grande errore per correggere una grande decisione sbagliata», aveva scritto l'uomo su un foglio attaccato su vetri del bus. Mendoza, riferiscono gli organi d'informazione filippini, è un agente pluridecorato della polizia della capitale.

IL PRECEDENTE - Nel 2007, il direttore di un asilo tenne con il fiato sospeso il Paese sequestrando 32 bambini e due insegnanti su uno scuolabus: una vicenda risoltasi dopo diverse ore con la liberazione di tutti gli ostaggi.