25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Incendi in Russia

Mosca respira. Ancora fiamme vicino ai siti nucleari

Il paese comincia a fare un bilancio delle perdite a causa degli incendi: per gli analisti un impatto negativo sul Pil dell'1%

MOSCA - Il fumo su Mosca si è leggermente dissipato, mentre migliaia di pompieri e militari continuano a lottare contro le fiamme soprattutto in prossimità di siti nucleari e la Russia comincia a fare un bilancio delle perdite. Ieri sono morti due soldati per spegnere l'incendio che divampa ancora nei pressi del centro nucleare di Sarov, 500 chilometri a Est di Mosca, dove vengono fabbricate armi atomiche. A Snezhinsk, negli Urali, gli oltre 300 uomini impegnati dovrebbero essere riusciti a domare le fiamme accanto a un altro centro di produzione di armi nucleari, secondo il ministero delle Situazioni d'emergenza. Resta lo stato di allarme indetto dalle autorità locali nell'area del deposito di scorie nucleari di Mayak, ma Rosatom, la società nucleare pubblica, minimizza: gli incendi più vicini sono a 80 chilometri dal sito, secondo un portavoce.

I fuochi che assediano il cuore del paese hanno avuto un forte impatto sull'economia russa, che aveva appena iniziato la ripresa dalla crisi finanziaria globale. Gli analisti stimano che gli incendi costeranno a Mosca 15 miliardi di dollari, l'uno per cento del Pil.

Dopo due settimane d'incendi che hanno causato 54 morti e distrutto due basi militari nella regione di Mosca, le autorità sono soddisfatte dei progressi nella lotta contro i fuochi che si estendono su una superficie di 175.000 ettari in tutto il paese. A Kolomna, a 113 chilometri a sudest di Mosca, sono però stati sospesi i lanci di prova dei missili Iskander e di altri armamenti.

Mosca respira un po' dopo quattro giorni sotto il fumo soffocante degli incendi, ma la situazione non è ancora tornata alla normalità. «Osserviamo un certo calo dell'inquinamento, ma il problema perdurerà finché i fuochi non saranno spenti» ha detto Alexei Popikov, dell'osservatorio ambientale di Mosca Mosecomonitoring. Il livello di monossido di carbonio in città è 1,4 volte oltre il livello d'allerta, in lieve miglioramento dalle 2,2 volte di ieri. Sabato il livello era di 6,6 volte superiore al massimo consentito. Ieri le autorità hanno ammesso che la mortalità nella capitale è raddoppiata rispetto alla media stagionale a causa della canicola e del fumo.