24 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Settimana intensa

A Guantanamo riprendono i processi

Oggi sarà il giorno di quello del soldato bambino. Ieri la sentenza di condanna per collaboratore di Bin Laden

NEW YORK - E' cominciata una delle settimane più intense a Guantanamo da quando Barack Obama si è insediato alla Casa Bianca. Oggi sarà processato il «soldato bambino», il 23enne Omar Khadr, nato in Canada e arrestato a 15 anni in Afghanistan, con l'accusa di aver ucciso un soldato americano lanciandogli una granata. Mentre ieri il tribunale della base ha emesso la sentenza nei confronti di un collaboratore di Bin Laden che il mese scorso aveva patteggiato dichiarandosi colpevole di complotto e di sostegno materiale al terrorismo. Si tratta delle prima condanna emessa dai tribunali di Guantanamo sotto la presidenza di Barack Obama. Dopo 8 anni a Guantanamo, il sudanese Ibrahim Ahmed Mahmoud al-Qosi è stato condannato ad un ulteriore periodo di detenzione. Ma l'entità della sentenza, ha detto il giudice della del tribunale militare, per il momento resta segreta. Secondo le fonti, la pena per il libanese potrebbe essere compresa tra i 12 e i 15 anni.

I processi quindi riprendono dopo l'interruzione voluta da Obama: il presidente, appena insediatosi alla Casa Bianca, aveva promesso di chiudere la base di Cuba. Obama è ancora lontano dal mantenere la promessa, ma almeno ha introdotto alcune modifiche legali per assicurare maggiore protezione giuridica ai detenuti.

Il processo più controverso è quello del Omar Khadr, il soldato bambino, arrestato quando aveva solo 15 anni. Ora ne ha 23 ed è il detenuto più giovane della prigione. I suoi legali avevano fatto ricorso per bloccare il procedimento legale, sostenendo l'incostituzionalità di una corte militare per un imputato così giovane. Ma la Corte Suprema nel week end ha respinto la richiesta. Il processi quindi inizia ogg. Il legale di Kahdr, il colonnello Jon Jackson, ha rivolto un appello ai tribunali di Guantanamo, chiedendo la massima imparzialità del corte.