Russia, ancora 10 giorni di canicola
Esperti: «Mai così caldo negli ultimi 1000 anni». Preoccupa la minaccia che i roghi raggiungano i siti nucleari negli Urali
MOSCA - Prosegue l'emergenza canicola in Russia dove nonostante il vento accenni ad arrivare in soccorso della capitale Mosca, preoccupa particolarmente la minaccia che i roghi raggiungano i siti nucleari negli Urali.
Sono almeno due quelli esposti a maggiore rischio in queste ore: il centro di ricerche di Sneschinsk e quello di stoccaggio di scorie nucleari nella città di Ozersk. Il primo sito è difeso dal fuoco da appena sette ettari di bosco. Intorno all'impianto di Ozersk, invece, «il capo dell'amministrazione ha decretato il 6 agosto lo stato di emergenza nelle foreste e nei parchi della città a causa del propagarsi degli incendi», come si legge sul sito dell'autorità locale. Domani è prevista una riunione d'urgenza per coordinare le iniziative di soccorso. Il centro si trova nella regione di Cheliabinsk, a 2.000 chilometri da Mosca.
La capitale continua ad essere invasa dalla nuvola di fumo, conseguenza finale di questa canicola che il direttore del servizio meteorologico russo, Alexander Frolov, ha definito la peggiore che si sia mai abbattuta sulla Russia «negli ultimi mille anni». «E' un fenomeno unico - ha aggiunto l'esperto - che non trova precedenti negli archivi».
I medici, da parte loro, allertano sui rischi per la salute dell'inquinamento provocato dalle torbiere in fiamme attorno alla capitale. I livelli più elevati di inquinanti nell'aria di Mosca sono stati registrati ieri e sabato con le polveri sottili oltre 3,4 volte sopra il consentito. La concentrazione di idrocarburi specifica è stata di 5,7 volte superiore ai massimi permessi e quella di co2 di 3 - 3,5 volte. Oltre a monossido di carbonio e di idrocarburi, l'aria di Mosca contiene anche forti concentrazioni di ossido di azoto, ammoniaca e solfuro d'idrogeno, mentre i livelli di ossigeno sono bassi.
«La sola cosa che aiuta davvero è andarsene da Mosca», decreta il dottor Pavel Loghinov, del Centro medico europeo di Mosca. Qui il numero dei morti è il doppio della media di questo periodo dell'anno, con 700 decessi al giorno, contro una media di 360-380 abituali: secondo Andrei Seltsovky, responsabile del servizio sanitario di Mosca, ci sono al momento 1.300 corpi negli obitori della capitale russa, che hanno una capienza di 1.500 cadaveri.
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