Putin ha incontrato le spie espulse: sono stati traditi
Il Premier ha cantato assieme a loro arie sovietiche
MOSCA - Il premier russo Vladimir Putin, per lunghi anni agente del Kgb in epoca sovietica, ha incontrato gli agenti segreti espulsi dagli Stati Uniti e ha dichiarato che «sono state vittime di un tradimento», precisando, tra l'altro di conoscere bene gli autori della soffiata.
E' stato lo stesso Putin, riportano vari siti russi, a rivelare l'incontro, avvenuto all'inizio di luglio. Il premier ha difeso le spie rimpatriate in Russia dopo uno scambio, a Vienna, con agenti al servizio degli Usa. E' gente che «fa una vita dura», ha detto a Foros, in Crimea, dove ieri ha incontrato il presidente ucraino Viktor Yanukovich. Peraltro, ha sottolineato, «hanno lavorato senza copertura diplomatica». Durante il colloquio, Putin e gli espulsi dagli Usa hanno cantato arie sovietiche: «Dove comincia la Madrepatria e altre canzoni», ha precisato il capo del governo russo.
L'ex leader del Cremlino ha anche confermato che tra gli agenti incontrati - in luogo non precisato - c'era anche Anna Chapman, la giovane e bella spia le cui foto hanno fatto il giro di tutte le prime pagine del mondo nelle scorse settimane. «Hanno un futuro», è il giudizio del premier sugli agenti «traditi».