Pakistan, attentato in villaggio tribale: 102 morti
Un kamikaze si è fatto esplodere davanti ad un ufficio pubblico. Lo hanno riferito oggi responsabili locali
PESHAWAR - Sono almeno 102 le persone rimaste uccise nell'attentato suicida compiuto ieri nel villaggio pachistano di Yakaghund, nella regione tribale di Mohmand, non lontano dalla frontiera tra i Pakistan e l'Afghanistan. Lo hanno riferito oggi responsabili locali.
L'attentato è stato compiuto da un kamikaze a bordo di una motocicletta, che si è fatto saltare in aria davanti all'ingresso di un ufficio dell'amministrazione locale. Secondo testimoni, fuori dell'ufficio c'era una folla di gente al momento dell'esplosione.
«L'obiettivo (dell'attacco) non è chiaro», ha detto all'Afp Rasool Khan, il capo dell'amministrazione locale. «Potrebbe essere l'amministrazione locale o anche i membri di un gruppo (di leader tribali) incaricati di negoziare la pace (con i talebani, ndr.), che hanno l'abitudine di riunirsi nel mio ufficio tutti i venerdì», ha aggiunto. «Noi pensiamo che ci siano state due esplosioni: quella del kamikaze e un'altra poco dopo di un'autobomba», ha precisato ancora Khan.
Un portavoce dei talebani, Ikramullah Mohmand, ha rivendicato la responsabilità per l'attacco. La regione di Mohmand è una roccaforte dei talebani pachistani e dei terroristi di al Qaida.