2 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Lo scandalo sfiora Sarkozy

L'«affaire Bettancourt» finisce in tribunale

La Procura di Nanterre apre un'inchiesta su finanziamento illecito a partiti. Il ministro del Lavoro Eric Woerth ha depositato una querela contro ignoti per calunnia

PARIGI - Una signora anziana e ricchissima che froda il fisco, un ministro sospettato di aver coperto la frode e perfino il presidente della Repubblica toccato dalle accuse di aver preso soldi in contanti dalla signora. L'affaire Bettencourt pareva una sordida storia di circonvenzione d'incapace quando la figlia della signora più ricca di Francia (forse d'Europa, grazie al patrimonio di L'Oreal) ha accusato il fotografo Francois-Marie Benier di aver sottratto soldi a Liliane Bettancourt. Poco per volta tramite le rivelazioni uscite dai media si è trasformato in uno scandalo bollente, e la vera domanda oggi è quali saranno le conseguenze politiche.

Oggi, il ministro del Lavoro Eric Woerth (anche tesoriere del partito di Nicolas Sarkozy, l'Ump) ha depositato una querela contro ignoti per calunnia, ed è tornato a difendersi: l'inchiesta proverà la sua innocenza. Perchè ora c'è un'inchiesta, quella della procura di Nanterre che vuole vederci chiaro sulle dichiarazioni dell'ex contabile di Bettancourt: la signora Claire Thibout ha coinvolto anche il presidente affermando che lui pure - prima dell'elezione - riceveva buste in contanti dall'anziana ereditiera, e che lei, Thibout, consegnò a Woerth 150mila euro in contanti per finanziare la campagna presidenziale di Sarkozy nel 2007.

La stampa francese chiede al presidente di spiegarsi davanti al Parlamento, e la gente si chiede quanto sapevano Woerth (prima ministro del Bilancio) e lo stesso Sarkozy (ministro dell'Economia e poi degli Interni prima di accedere all'Eliseo) del denaro che il consulente finanziario di Bettancourt aveva deciso di mettere al sicuro in Svizzera. Di certo colpisce l'opinione pubblica l'immagine di un Sarkozy accusato di recarsi a ricevere bustarelle dalla signora nella villa di Neuilly, il ricchissimo sobborgo di Parigi di cui era sindaco.

Le dichiarazioni di Claire Thibout avrebbero una prima conferma: la polizia avrebbe trovato traccia del ritiro di 50.000 euro in contanti che la contabile dice di aver effettuato il 26 marzo 2007 per consegnarli a Woerth. Gli altri 100mila euro sarebbero stati ritirati dal consulente finanziario, Patrice de Maistre, su un conto svizzero di Bettancourt. L'ipotesi di reato è di finanziamento illecito ai partiti.

Verificare l'esistenza di questi fondi - anche tramite richiesta alle autorità svizzere - è una cosa; altra cosa dimostrare che furono consegnati al tesoriere dell'Ump. Concretamente, la procura di Nanterre potrebbe sentire in fretta Patrice de Maistre e Claire Thibout, e poi richiedere un'audizione del ministro Woerth che dovrà essere autorizzata al governo. In ogni caso il reato - se commesso - potrebbe anche essere già prescritto, perchè i fatti risalirebbero a più di tre anni fa.