Dubbi sulla cattura del Mullah Omar
I media pachistani e afgani: «Arrestato». Ma i talebani e le fonti internazionali smentiscono: «Notizia assolutamente inattendibile»
KABUL - Il leader dei talebani, Mullah Omar, sarebbe stato arrestato nello scorso mese di marzo a Karachi, in Pakistan. La notizia è stata riferita oggi con grande enfasi dai media pachistani e afgani, ma non trova ancora conferme ufficiali. Restano dunque forti dubbi sul presunto arresto. I talebani hanno smentito decisamente, parlando di propaganda occidentale. Fonti internazionali contattate da Apcom, vicine al dossier, hanno spiegato che si tratta di una notizia «assolutamente inattendibile».
Dell'arresto del Mullah Omar ha parlato sul suo blog un ex funzionario del dipartimento per la Sicurezza nazionale Usa, che si è identificato con il solo nome di Bred. E la notizia ha trovato rapida diffusione tra i media locali, tra cui Tolo tv. Afghanistan News, che parla dell'arresto di Omar, precisa tuttavia che non ci sono conferme ufficiali da parte del dipartimento alla Difesa Usa o di funzionari di Islamabad.
Contattato dall'agenzia di stampa cinese Xinhua, il portavoce dei talebani Qari Yusuf Ahmadi ha smentito la notizia ed ha dichiarato che si tratta di propaganda occidentale. Il leader talebano è libero, gode di ottima salute ed è pienamente al comando dei suoi uomini, ha precisato il portavoce.
CHI E' - Nato a Nodeh, nel 1959, di etnia pashtun, da quando nel 2001 è iniziata la guerra in Afghanistan, il mullah Omar si nasconde in località sconosciute. Il governo degli Stati Uniti ha offerto fino a 10 milioni di dollari come ricompensa per informazioni che possano fornire un contributo decisivo per la sua cattura. Si crede che si stia nascondendo in Pakistan, ma non esistono prove al riguardo. Il 16 febbraio scorso, è stata annunciata e confermata, invece, la cattura a Karachi del capo militare dei talebani e numero due dell'organizzazione, Mullah Abdul Ghani Baradar, nell'ambito di un'operazione della Cia e dei servizi segreti pachistani.