29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Le parole del Papa

«Chiesa, il pericolo più grave è il male che la inquina»

L'omelia di Benedetto XVI per la messa dei Santi Pietro e Paolo: «Fede inquinata, egoismo, vanità, orgoglio, attaccamento denaro»

CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa non cita apertamente lo scandalo pedofilia, le inchieste su Propaganda fide o le divisioni tra cardinali, ma, nell'omelia per la messa dei santi Pietro e Paolo, nella basilica vaticana, ricorda ai fedeli che più che le «persecuzioni» che la Chiesa subisce da due millenni «non costituiscono il pericolo più grave per la Chiesa».

«FEDE INQUINATA» - «In effetti, se pensiamo ai due millenni di storia della Chiesa, possiamo osservare che - come aveva preannunciato il Signore Gesù - non sono mai mancate per i cristiani le prove, che in alcuni periodi e luoghi hanno assunto il carattere di vere e proprie persecuzioni», ha detto Benedetto XVI. «Queste, però, malgrado le sofferenze che provocano, non costituiscono il pericolo più grave per la Chiesa», ha proseguito il Papa riprendendo il senso di un discorso già fatto in occasione del suo recente viaggio al santuario di Fatima, in Portogallo. «Il danno maggiore, infatti, essa lo subisce da ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità, intaccando l'integrità del Corpo mistico, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto».