28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Crisi coree

Cina: non proteggeremo i responsabili del naufragio

Lo ha dichiarato il primo ministro cinese Wen Jiabao a Seoul al termine di un incontro con il presidente sudcoreano Lee Myung-Bak

SEOUL - La Cina non proteggerà i responsabili del naufragio della corvetta sudcoreana «Cheonan», colata a picco, secondo un'inchiesta internazionale, a causa di un siluro nordcoreano. Lo ha dichiarato il primo ministro cinese Wen Jiabao a Seoul al termine di un incontro con il presidente sudcoreano Lee Myung-Bak.

La visita di Wen nella capitale sudcoreana arriva in un momento in cui Seoul sta esercitando pressioni su Pechino, uno dei rari alleati di Pyongyang, affinché sostenga la richiesta della Corea del Sud in seno al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per nuove sanzioni contro la Nordcorea.
Il regime comunista di Pyongyang - che la Cina non ha condannato per questo attacco - ha respinto ogni coinvolgimento affermando che le conclusioni dell'inchiesta internazionale sono state «fabbricate» da Seoul.
Secondo fonti sudcoreane, il premier cinese ha assicurato che Pechino adotterà una posizione «giusta» sull'incidente dopo aver valutato i risultati dell'inchiesta. «La Cina non proteggerà nessuno», ha aggiunto.

Martedì, la Nordcorea ha deciso di interrompere tutte le relazioni con la Corea del Sud che ha minacciato di «guerra totale» se al Palazzo di Vetro dovessero essere decise nuove sanzioni.