Spagna, chiusi gli aeroporti del nordovest
Le compagnie aeree costrette a deviazioni, con ritardi che possono arrivare fino alle due ore
DUBLINO - La nuova nube di cenere provocata dal vulcano islandese Eyafjallajokull ha costretto le autorità spagnole ad ordinare la chiusura di nove aeroporti nelle regioni nordoccidentali, senza che ne sia prevista la riapertura prima di questo pomeriggio. Si tratta degli scali di Santiago de Compostela, La Coruna, Vigo, Asturias, Santander, Burgos, Valladolid, Salamanca e Leon.
La nube, che si estende per circa 2mila chilometri lungo l'Atlantico Settentrionale raggiungendo i 10mila metri di quota, ha costretto numerose compagnie aeree a imbarcare maggiori quantità di combustibile date le deviazioni necessarie per evitarla o utilizzando i corridoi aerei del sud della Spagna o quelli artici, con ritardi che possono arrivare fino alle due ore.
Al momento non sono previste le difficoltà per gli scali europei provocate dall'eruzione del mese scorso, che costrinse molti Paesi a chiudere i propri spazi aerei per diversi giorni: molto dipenderà tuttavia dalla direzione dei venti, che stanno spingendo la nube verso sud aumentando il traffico sullo spazio aereo spagnolo.
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