3 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Francia-Cina

Sarkozy a Pechino per una visita di riconciliazione

Dopo la crisi nei rapporti bilaterali innescati dalla vicenda del Tibet e dall'accoglienza in Francia del Dalai Lama

PARIGI - Il presidente francese Nicolas Sarkozy sarà da oggi in Cina per la sua seconda visita di stato nel paese. Si tratta, osservano gli analisti, di una sorta di viaggio di «riconciliazione» dopo la crisi nei rapporti bilaterali innescati dalla vicenda del Tibet e dall'accoglienza in Francia del Dalai Lama mentre dal punto di vista economico non è prevista la stipula di contratti significativi. Sarkozy sarà accompagnato dalla moglie Carla Bruni.

Dopo una breve tappa a carattere privata nell'antica capitale imperiale di Xian, Sarkozy sarà a Pechino dove vedrà il presidente Hu Jintao, il premier Wen Jiabao e il presidente del parlamento Wu Bangguo. Tra i temi in agenda, la rivalutazione dello Yuan, la cooperazione in ambito G20, l'Afghanistan e, soprattutto, la questione del nucleare iraniano. Successivamente Sarkozy sarà a Shangai per la cerimonia di apertura, il 30 aprile, dell'esposizione universale.

Due anni fa per diversi mesi tra Parigi e Pechino le relazioni bilaterali sono state tesissime. Sarkozy si era detto «choccato» per la repressione cinese in Tibet e Pechino aveva reagito con estrema durezza. In seguito, a dicembre, l'incontro a Danzica tra Sarkozy e il Dalai Lama aveva ulteriormente avvelenato il clima.

Solo mesi dopo, nella primavera del 2009, c'era stato un incontro informale tra Hu Jintao e Sakrozy ai margine del summit G20 di Londra. Visitando la Cina nel dicembre 2009 il premier Fillon aveva infine affermato che tutti i «malintesi» si erano «dissipati».