Iran, Usa «preoccupati» per i tre escursionisti americani
Arrestati in Iran nove mesi fa. Le famiglie hanno fatto sapere che due dei tre giovani sono «in cattive condizioni di salute»
WASHINGTON - Gli Stati Uniti sono «profondamente preoccupati» per i tre escursionisti americani detenuti in Iran dal luglio 2009. Lo ha detto la Casa Bianca, facendo eco al Dipartimento di Stato, dopo che le famiglie hanno fatto sapere che due dei tre giovani sono «in cattive condizioni di salute»: L'amministrazione Obama ha rivolto nuovamente un appello a Teheran affinché rilasci i tre americani e, nel frattempo, conceda il visto alle loro famiglie per andarli a trovare. Solo un diplomatico svizzero ha potuto visitare i tre giovani, detenuti nella prigione di Evin a Teheran.
«Siamo preoccupati per quanto ci dicono le famiglie» sullo stato di salute e sulle condizioni psicologiche dei loro figli, ha detto il segretario di stato Hillary Rodham Clinton. «Questi tre turisti innocenti erano nel Kurdistan iracheno quando sono stati ingiustamente arrestati il 31 luglio scorso senza che sia stata formulata alcuna accusa a loro carico o fornita loro alcuna assistenza legale».
«Chiediamo alla Repubblica islamica - ha detto Clinton - di rilasciare i tre americani e permettere loro di tornare a casa e riabbracciare le loro famiglie».
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