12 ottobre 2025
Aggiornato 10:30
Sudafrica

Ucciso il leader di estrema destra Eugene TerreBlanche

Trovato morto nella sua casa. Fu uno strenuo sostenitore dell'apartheid

CITTÀ DEL CAPO - Il leader dell'estrema destra sudafricana Eugene TerreBlanche, strenuo sostenitore dell'apartheid, è stato ucciso nella notte nella sua azienda agricola nel nordovest del Paese. L'uomo, che aveva 69 anni, guidava il Movimento di resistenza afrikaner (AWB) e rappresentava l'incarnazione dell'opposizione bianca all'abolizione della vecchia forma di governo sudafricana, è stato assalito e ucciso: non, a quanto pare, per questioni legate alla sua storia politica, ma in seguito a un violento litigio con due suoi dipendenti per una faccenda di soldi.

I due autori dell'omicidio, 15 e 21 anni, sono stati arrestati e accusati di omicidio, ha aggiunto. «Hanno detto alla polizia che la discussione era scoppiata perché non erano stati pagati per il lavoro che avevano effettuato», ha precisato, «Il corpo di TerreBlanche è stato ritrovato sul suo letto, con ferite al volto e alla testa».

Ex poliziotto ed esercente agricolo, Eugene TerreBlanche aveva fondato l'Awb negli anni Settanta. Varie volte, anche sotto l'apartheid, componenti di questo movimento furono condannati per detenzione di armi e di esplosivi. All'inizio degli anni Novanta, le sfilate paramilitari dell'Awb riuscivano a richiamare molte migliaia di persone e il gruppo si dedicò ad azioni violente e attentati sporadici. TerreBlanche fu carcerato nel 2001 per tentato omicidio, dopo avere picchiato con una spranga di ferro un vigile nero, al quale provocò lesioni cerebrali irreversibili.

Nel giugno 2005, aveva ottenuto la libertà condizionale per buona condotta. All'epoca della sua liberazione, l'avvocato di TerreBlanche aveva segnalato che il suo cliente non aveva cambiato le sue idee, ma aveva riscoperto la sua fede durante la sua detenzione.