29 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Afghanistan

Kabul, a sorpresa la visita di Obama

Il presidente Usa ha incontrato Karzai e lo ha invitato negli Stati Uniti. «Progressi incoraggianti. Fermeremo i Talebani»

KABUL - Il presidente americano Barack Obama ha effettuato oggi una visita a sorpresa di alcune ore a Kabul, organizzata in gran segreto per ragioni di sicurezza. Si tratta della sua prima visita in Afghanistan da presidente, nel corso della quale ha incontrato il suo omologo afgano Hamid Karzai e le truppe Usa.

Il viaggio è stato tenuto nascosto fino all'ultimo, e lo stesso Karzai è stato avvisato dell'arrivo di Obama appena un'ora prima del suo incontro con il presidente americano. Obama è partito nella notte da Washington ed è atterrato nella base Usa di Bagram, a nord della capitale afgana. Il presidente è stato accolto dal comandante delle forze internazionali in Afghanistan, il generale Stanley McChrystal, e dall'ambasciatore americano nel paese, Karl Eikenberry.

«Progressi incoraggianti» - Obama, che lo scorso dicembre ha deciso di inviare altri 30.000 soldati per fronteggiare la guerriglia talebana, ha quindi preso un elicottero che lo ha portato a Kabul, dove è stato ricevuto da Karzai nel palazzo presidenziale. Al termine dell'incontro Obama si è detto «incoraggiato» dai progressi compiuti dal governo afgano nella lotta alla traffico di droga e alla corruzione, aggiungendo però che servono ulteriori sforzi. La Casa Bianca ha quindi annunciato che Karzai sarà ricevuto a Washington il prossimo 12 maggio per ulteriori colloqui.
Un responsabile della Casa Bianca, parlando in condizione di anonimato, ha spiegato che il presidente Usa ha effettuato questa visita ad alto rischio per prendere parte «a una importante riunione con Karzai e il suo governo». Obama voleva anche «vedere le truppe e fare il punto» della situazione sul posto, «direttamente» con il generale McChrystal, ha aggiunto la fonte. Obama si era recato in visita in Afghanistan già nel 2008, durante la campagna per le elezioni presidenziali.

«Non abbiamo scelto questa guerra»: Barack Obama ha ricordato alle truppe statunitensi gli attentati dell'11 settembre del 2001 ed ha promesso di «Distruggere, sconfiggere e smantellare Al Qaida e i suoi alleati estremisti. Se la regione dovesse ritornare al passato, se i talebani dovessero riappropriarsi del Paese, Al Qaida potrebbe agire con impunità, gli afgani perderebbero la loro opportunità di progresso e prosperità e un maggior numero di vite americane sarebbero a rischio»: «Fino a che sarò il vostro comandante in capo, non permetterò che ciò accada». L'Afghanistan è il principale fronte della strategia militare del'Amministrazione, che prevede dunque un ritiro graduale dall'Iraq a partire dalla prossima estate per rafforzare il teatro afgano, dove la Casa Bianca ha già inviato 30mila effettivi di rinforzo.