Scandalo pedofilia
Kasper: a volte si è taciuto, ma Ratzinger ha rotto il silenzio
Il Cardinale: «In alcune grandi diocesi temo che i Vescovi non erano tenuti informati»
BERLINO - «Bisogna essere onesti e dire che c'era, almeno in alcuni casi» nella Chiesa il riflesso condizionato di chi tace per difendere l'istituzione di fronte alle notizie di casi di abusi. E' quanto sostiene in un'intervista al Corriere della Sera il cardinale tedesco Walter Kasper, non capacitandosi delle accuse mosse a Papa Benedetto XVI: «E' il primo che già da cardinale ha sentito la necessità di regole nuove, più severe, che prima non esistevano».
Nel corso del tempo nella Chiesa c'è stato uno sviluppo, «è ovvio»: «La prima preoccupazione è per le vittime, bisogna cambiare rotta ed essere più vigilanti». In passato «soprattutto nelle grandi diocesi ho l'impressione che spesso i vescovi non fossero tenuti informati, purtroppo».
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