20 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Riforma sanitaria USA

Sanità, Obama rilancia il «yes we can»

Per la quota di 216 voti all'appello mancano ancora una trentina di democratici indecisi, anche se ci sono segnali favorevoli

NEW YORK - Il presidente americano Barack Obama è tornato alla retorica della sua campagna elettorale, parlando della riforma della Sanità agli studenti della George Mason University di Fairfax, in Virginia ed è stato salutato dal suo coro simbolo, «Yes we can». «Siamo nel momento cruciale - ha detto Obama - il voto sulla riforma di questo fine settimana è storico».

Obama ha perso, in buona misura in conseguenza del lungo e faticoso dibattito sulla riforma della sanità, gran parte della popolarità che aveva un anno fa, all'inizio del suo mandato alla Casa Bianca. La riforma è il più ambizioso dei suoi programmi di governo e la più ardita delle sue promesse elettorali. Ai democratici servono 216 sì che garantirebbero l'approvazione del disegno di legge alla Camera.

Ma i democratici sono indecisi, anche se ci sono segnali favorevoli. John Boccieri, un democratico conservatore eletto in un distretto in prevalenza repubblicano, ha annunciato oggi che voterà a favore del disegno di legge. Boccieri aveva bocciato la versione approvata dalla Camera nel novembre scorso. Martedì anche Bart Gordon, un altro democratico conservatore, eletto in un distretto del Tennessee, era passato nella schiera dei sì. la sua decisione, potrebbe influenzare altri due democratici, Brian Baird e John Tanner, che pure non saranno candidati alle politiche. Tutti questi quattro parlamentari, da Boccieri a Tanner, si opposero alla riforma nella lettura del novembre scorso.

TRENTA INDICESI - Per la quota di 216 voti all'appello mancano ancora una trentina di democratici indecisi. E' particolarmente difficile per la presidente della Camera Nancy Pelosi convincere ad appoggiare la legge i deputati che temono di perdere il seggio in conseguenza del voto. Molti hanno votato no a novembre e non possono permettersi il lusso di un sì sgradito agli elettori dei loro distretti: il voto di medio termine si terrà il prossimo novembre.