19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
La Chiesa tedesca affronta il caso

Pedofilia, un caso a Monaco con Ratzinger vescovo

Lo scrive il quotidiano Sueddeutsche Zeitung. Padre Lombardi: «Il Papa è estraneo, vicenda già chiarita»

BERLINO - Nel 1980 Joseph Ratzinger fece accogliere, quando era arcivescovo di Monaco di Baviera, un prete sospettato di pedofilia nel suo arcivescovado, al fine di fargli seguire una terapia. Lo ha annunciato oggi l'arcivescovo di Monaco.

PAPA ESTRANEO - Il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, rimanda a quanto dichiarato dall'arcidiocesi di Monaco di Baviera per dimostrare la «estraneità» dell'allora arcivescovo della città bavarese nel caso di pedofilia emerso oggi. «Rimando a quello che dice il sito della diocesi di Monaco, che è competente ed ha tutti gli elementi per ricostruire la vicenda e spiegare quali sono le responsabilità del caso», spiega il gesuita. «La nota - sottolinea Lombardi - conclude con il vicario generale del tempo che si assume ogni responsabilità, perché era lui che aveva mandato il sacerdote sospettato di pedofilia nella cura pastorale».

IL CASO - «Su richiesta della diocesi di Essen, l'abate H. È stato accolto nell'arcidiocesi di Monaco e Frisinga nel gennaio del 1980», spiega un comunicato dell'arcivescovado di cui l'attuale papa Benedetto XVI fu titolare dal 1977 al 1982. Il comunicato conferma così delle informazioni che saranno pubblicate domani dal giornale Sueddeutsche Zeitung, precisando che la decisione fu presa affinché l'abate H. «potesse seguire una terapia».
«Questa decisione fu presa con l'accordo dell'allora arcivescovo (Joseph Ratzinger, ndr)», afferma il comunicato, che però sottolinea come «allontanandosi da questa decisione, tuttavia, l'allora vicario generale (vice dell'arcivescovo, ndr) lo impiegò per una attività senza limiti di cura di anime in una parrocchia di Monaco». L'allora vicario generale, mons. Gerhard Gruber, «si assume per questa decisione sbagliata l'intera responsabilità», afferma la nota.

PEDOFILIA IN GERMANIA - Le misure per affrontare lo scandalo della pedofilia che sta macchiando a fondo l'immagine della Chiesa tedesca sono pronte. E di ciò il presidente dei vescovi tedeschi, monsignor Robert Zollitsch ne ha parlato con il Papa. Lo ha riferito lui stesso, in una conferenza stampa al termine dell'udienza con Benedetto XVI. I vescovi tedeschi - ha spiegato - «sono sconvolti per quello che è successo e per gli atti di violenza contro i minori. Chiedono scusa alle vittime dei crimini di pedofilia». «Ho informato il Santo padre delle misure che stiamo adottando», ha aggiunto il presule.