Attentato Kabul, sospetti su separatisti Kashmir
La strage sarebbe opera di Lashkar-i-Taiba sostenuto da 007 Pakistan
KABUL - Spunta una nuova pista per l'attentato di venerdì scorso a Kabul, nel quale hanno perso la vita 16 persone tra cui il funzionario dell'Aise Pietro Antonio Colazzo. Secondo l'intelligence afgana, l'attacco nella capitale dell'Afghanistan sarebbe stato compiuto dal gruppo islamico Lashkar-i-Taiba, movimento separatista attivo in Pakistan già autore della strage di Mumbai nel novembre 2008. L'organizzazione è ritenuta molto vicina ad al Qaida e avrebbe agito con il sostegno dei servizi segreti deviati pachistani.
SOSPETTI - Ad avanzare sospetti su Lashkar-i-Taiba è stato il portavoce dell'intelligence afgana, Sayed Ansari, che ha parlato di analogie con due precedenti episodi a Kabul: un'esplosione in un hotel della capitale e l'ultimo attacco all'ambasciata indiana. Secondo quanto si è appreso da un rapporto degli investigatori, inoltre, gli attentatori suicidi di venerdì avrebbero proferito delle parole in Urdu, una delle lingue parlate in Pakistan. Funzionari afgani «molto vicini al dossier» hanno riferito che, dopo avere fatto irruzione in una delle guest house attaccate, uno degli assalitori avrebbe chiesto in Urdu: «Dove si trova il direttore indiano?» Per le autorità locali, insomma, sarebbe ormai appurata la tesi secondo la quale gli autori della strage avrebbero voluto colpire l'India, anche grazie al sostegno dell'Isi, i servizi segreti di Islamabad. D'altra parte, segnala oggi il Washington Post, il coinvolgimento nell'attentato di Lashkar-i-Taiba può essere spiegato da una serie di considerazioni. La prima e più importante è quella che gli attentatori hanno voluto minare alle fondamenta la ripresa dei negoziati tra Nuova Delhi e Islamabad. Proprio alcuni giorni fa le diplomazie dei due paesi si sono incontrate nel tentativo di ripristinare le relazioni tra Nuova Delhi e Islamabad, bruscamente interrotte dopo gli attacchi di Mumbai che fecero quasi 200 morti.