Fritzl chiede i soldi alla figlia dalla prigione
Vuole studiare da avvocato e comprarsi uno shampoo speciale
VIENNA - Dal carcere il padre incestuoso austriaco Josef Fritzl ha scritto delle lettere alla figlia, che ha rinchiuso in una cantina e stuprato per anni, per chiedere soldi. Ogni due settimane il 74enne Fritzl scrive una missiva supplichevole alla figlia-vittima Elisabeth, oggi 43 anni, scrive il tabloid The Sun. Dice di avere bisogno di soldi «per studiare da avvocato, così da potersi difendere da solo».
In alcune lettere ha chiesto 4mila euro «per cominciare». «Senza vergogna» Fritzl si lamenterebbe anche di aver bisogno di uno shampoo speciale, che non riesce a procurarsi, per mantenere il trapianto di capelli che ha fatto. Elisabeth - scrive il tabloid - non ha mai risposto. A rivelare i dettagli delle lettere è stata la cognata di Fritzl, Christine. «Non posso neanche bere una coca cola», si lamenterebbe il padre-mostro, che ha rinchiuso la figlia per 24 anni in una cella-prigione, dove la donna ha partorito sette figli incestuosi. L'ingegnere dice che gli manca la moglie, Rosemarie, 70 anni, il cui ruolo nella terribile vicenda non è mai stato chiaro.
Attualmente Elisabeth riceve più di 55mila euro in rimborsi per gli alimenti dei figli da parte del governo austriaco e, si può dire, non ha problemi finanziari. Suo figlio Felix, che aveva appena sei anni quando è stato tirato fuori nell'aprile 2008 dalla cella degli orrori, ha completamente dimenticato chi era suo padre, ha spiegato la suocera. Aveva fatto venire le lacrime agli occhi ai poliziotti quando aveva visto per la prima volta la luna e chiesto loro: «Dio vive là?».
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