Oggi l'interrogatorio di Tony Blair: perché depose Saddam?
Grande attesa per la deposizione dell'ex premier, previste manifestazioni
LONDRA - E' attesa per oggi la deposizione dell'ex premier britannico Tony Blair sull'Iraq e sulla decisione presa dal suo governo, nel 2003, di invadere il Paese. La stampa inglese si attende un interrogatorio serrato e l'ammissione di qualche errore da parte del leader laburista. Ma anche una strenua difesa dell'idea che Saddam Hussein avesse davvero «la capacità e l'intenzione» di costruire armi di distruzione di massa. La caduta del «dittatore» - questo in sostanza l'argomento principale che verrà utilizzato da Blair - ha migliorato e salvato la vita di molti iracheni.
L'udienza di oggi, che inizierà alle 10,30 davanti alla Commissione presieduta da Sir John Chilcot, è considerata come il culmine della «Iraq inquiry», quell'indagine fortemente voluta dall'opinione pubblica britannica sui retroscena che hanno portato Londra ad affrontare una guerra molto impopolare e altrettanto costosa. All'udienza saranno presenti anche numerosi familiari dei 179 soldati deceduti in Iraq ed è prevista una manifestazione di protesta all'esterno.
L'interrogativo principale resta quello delle ragioni che hanno spinto Tony Blair e i suoi consiglieri più fidati a decidere di spodestare Saddam Hussein tanto da interpretare volutamente in modo esagerato i rapporti dell'intelligence sulle capacità belliche di Baghdad.