1 agosto 2025
Aggiornato 22:30
Esteri. Iran

Incidenti tra la polizia iraniana e i manifestanti

A Teheran, in concomitanza di feste religiose sciite. Gli agenti hanno disperso a colpi di manganelli centinaia di persone

TEHERAN - La polizia è intervenuta oggi a Teheran contro manifestazioni di protesta nei confronti del presidente Mahmoud Ahmadinejad, mentre la popolazione era in piazza per commemorare Tassua e Ashura, due importanti giorni di lutto religioso per gli sciiti.
Gli agenti hanno disperso a colpi di manganelli centinaia di persone che tentavano di radunarsi a piazza Enghelab, nel cuore della capitale, e hanno effettuato molti arresti. I manifestanti gridavano in particolare «morte al dittatore», appellativo dato dai dimostranti anti-governativi ad Ahmadinejad dalla sua contestata rielezione a giugno e la dura repressione delle manifestazioni che hanno seguito il voto.

Automobilisti hanno manifestato il loro sostegno a colpi di clacson quando le forze dell'ordine, a piedi o in moto, se la sono presa con i dimostranti. Non lontano, altre assembramenti di piccoli gruppi di oppositori che hanno intonato slogan ostili al presidente si sono verificati vicino all'università di Teheran. Almeno due manifestanti sono stati arrestati dalla polizia.

Secondo il sito vicino all'opposizione Rahesabz, altri scontri sporadici di questo tipo hanno contrapposto polizia e manifestanti in molte zone della capitale. A mezzogiorno, la calma sembrava ripristinata nel centro di Teheran, secondo i corrispondenti stranieri.

Per ricordare Tassua e Ashura, l'opposizione aveva convocato manifestazioni su viale Enghelab, che attraversa la capitale da est a ovest, teatro a giugno di grandi proteste dopo le elezioni. Il vice capo della polizia iraniana, il generale Ahmad Reza Radan, avevano informato mercoledì che le forze dell'ordine sarebbero intervenute «severamente» contro tutti i «raduni illegali» in occasione di questi due giorni durante i quali la popolazione scende in maniera massiccia in strada. Come ogni anno, centinaia di processioni e raduni nelle moschee o nelle vie di Teheran, hanno riunito decine di migliaia di fedeli, venute vestiti di nero a commemorare l'imam Hossein.

L'Ashura si svolge quest'anno in un clima di tensione politica, inasprita dalla morte, il 19 dicembre, del Grand ayatollah dissident Hossein Ali Montazeri. I suoi funerali, che hanno richiamato decine di migliaia di fedeli, si sono trasformati in manifestazione dell'opposizione. Le autorità hanno allora proibito le cerimonie tradizionali in ricordo del religioso, scatenando scontri in molte città tra sostenitori dell'ex ayatollah dissidente e la polizia.