20 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Riforma sanitaria USA

Addio «public option», ecco come sarà la riforma

Il nocciolo saranno incentivi fiscali e diritti dei pazienti. L'obiettivo dei democratici è chiudere la partita prima di dover fare ulteriori passi indietro

NEW YORK - «Addio public option». Così titolano da ieri i blog americani alla luce delle trattative delle ultime ore che sembrano archiviare definitivamente l'idea di creare un'assicurazione pubblica che competa con le compagnie private per abbattere i prezzi delle polizze degli americani. La versione finale della riforma della sanità appare così molto più diluita rispetto a quella voluta inizialmente dalla Casa Bianca e a quella approvata dalla Camera dei Rappresentanti.

L'opposizione del senatore indipendente Joe Liebermann ha costretto a togliere dalle trattative anche la carta di riserva di Obama in caso non ci fosse sostegno sufficiente per l'opzione pubblica: abbassare la soglia di accesso alla sanità pubblica per anziani, il Medicare, dai 65 ai 55 anni. Una mossa che avrebbe ampliato a 3 milioni di americani in più i benefici della previdenza pubblica ma è stata sepolta nella notte. Il testo che il Senato si appresta a discutere ha così due caratteristiche principali: l'ampliamento del numero delle persone assicurate attraverso dei sussidi fiscali che consentano di acquistare le assicurazioni private e l'introduzione di una serie di vincoli per queste ultime che aumentino i diritti dei malati.

Tra questi in particolare l'abolizione dei limiti legati alle cosiddette «condizioni preesistenti», ovvero la possibilità per le assicurazioni di non includere nelle polizze le malattie già diagnosticate, le cui cure restano a carico delle famiglie. Un cavillo che ha mandato letteralmente in bancarotta migliaia di americani che non hanno trovato nessuna compagnia disposta a pagare per le malattia che già erano state accertate.

Il testo finale dovrebbe includere anche un ampliamento del bacino di utenza del Medicaid, il sistema pubblico che assiste i poveri. L'obiettivo principale della riforma voluta da Barack Obama è infatti quello di diminuire il più possibile i quasi 50 milioni di americani che a oggi non hanno alcun tipo di assicurazione sanitaria. In questa direzione la legge introduce l'obbligo per tutti i cittadini di avere una polizza, che potrà essere acquistata proprio grazie agli incentivi fiscali che il Senato si appresta a votare. Le assicurazioni vedranno dunque aumentare i propri clienti ma con il grosso contributo economico del governo.

Una soluzione decisamente più morbida di quella iniziale a cui potrebbe aggiungersi anche un compromesso sull'aborto, che i moderati democratici vogliono fuori dalle prestazioni rimborsabili con i soldi pubblici.

Infine i tempi. L'obiettivo dei democratici è chiudere la partita prima di dover fare ulteriori passi indietro e votare la riforma entro Natale. In caso di approvazione il testo andrebbe all'esame di una commissione «bicamerale» appositamente nominata che dovrebbe appianare le differenze tra le versioni di Camera e Senato, oppure si dovrebbe esprimere nuovamente la Camera per sancire le modifiche fatte dai senatori. In entrambi i casi è di fatto impossibile che Obama possa firmare una legge prima di metà gennaio.