Moussavi chiede al regime iraniano di mettere fine alle violenze
L'ex primo ministro ha invitato la popolazione a proseguire le manifestazioni
TEHERAN - L'ex primo ministro iraniano Mir Hossein Moussavi ha rivolto un appello a proseguire il movimento di protesta contro il governo, invitando al tempo stesso alla fine alle «violenze» per evitare un'estremizzazione della contestazione. Lo ha riportato un sito internet vicino all'opposizione.
L'appello di Moussavi, diventato uno dei leader dell'opposizione al presidente Mahmoud Ahmadinejad del quale contesta la rielezione a giugno, è arrivato il giorno successivo al monito della guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, contro la prosecuzione delle manifestazioni.
«La gente ha ragione a porre domande (...) non occorre agire contro di loro con la forza. Se ci fossero state risposte alle loro domanda e se non si fosse agito contro di loro con violenza, non avremmo assistito ad alcuni atti» che chiamano in causa le basi della repubblica islamica, ha dichiarato Moussavi citato dal sito internet Rahesabz. «La popolazione aspetta che si metta fine al clima di polizia. Perché in un clima del genere c'è un'estremizzazione», ha aggiunto.
Moussavi, primo ministro durante gli otto anni della guerra Iran-Iraq (1980-88) mentre l'ayatollah Rouhollah Khomeiny guidava il Paese, ha fatto riferimento alle accuse del potere che sostengono che i suoi sostenitori hanno strappato una fotografia del fondatore della repubblica islamica in occasione delle ultime manifestazioni dell'opposizione. Moussavi ha chiesto ai suoi sostenitori di proseguire «il movimento di protesta in modo pacifico e in un quadro legale per non fornire pretesti ai nemici del popolo».
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