18 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Riforma sanitaria USA

La Camera americana approva la riforma della sanità

Obama: «Voto storico». Tutti i deputati democratici hanno votato a favore. Un repubblicano vota con i democratici dopo 12 ore di dibattito

WASHINGTON - La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato nella notte la riforma sanitaria sostenuta dal presidente Barack Obama. Durante un'insolita seduta notturna, i deputati Usa hanno dato il loro assenso a un testo di migliaia di pagine, approvato con 220 voti favorevoli e 215 contrari dopo 12 ore di dibattito. Obama ha salutato il voto «storico» della Camera e si è detto «assolutamente fiducioso» sull'esito dello scrutinio al Senato. Il presidente ha manifestato la speranza di poter promulgare la legge «entro la fine dell'anno».

Tutti i deputati democratici hanno votato a favore. Il progetto di riforma ha incassato anche il «sì» di un repubblicano, Anh Joseph Cao. Tutti gli altri repubblicani hanno votato contro. La Camera ha respinto una controproposta di legge presentata dall'opposizione.
Poco prima del voto, Barack Obama si era recato a Capitol Hill per provare a convincere alcuni deputati democratici scettici a votare a favore della riforma.

1.000 MILIARDI IN 10 ANNI - La parte più controversa del progetto, che prevede una copertura finanziaria di circa 1.000 miliardi di dollari su 10 anni, è l'istituzione di un'assicurazione pubblica sulla salute: questa dovrebbe competere con quelle private e in questo modo ridurre le esose tariffe sanitarie e mediche, da anni spinte alle stelle da un sistema quasi esclusivamente privato.

ABORTO - Un altro tema spinoso è quello dell'aborto, che ha provocato un duro conflitto politico sull'opportunità di consentire che gli interventi di interruzione di gravidanza siano finanziati con soldi pubblici. Su questo tema la speaker della Camera Nancy Pelosi ha trovato un compromesso che Obama spera favorirà il voto a favore della minoranza antiabortista dei democratici: l'intesa negoziata per ore prevede che saranno possibili restrizioni al finanziamento degli aborti.

Attualmente la legge federale proibisce l'uso di fondi pubblici per finanziare aborti tranne che nel caso di stupro, incesto o situazioni in cui la vita della madre è in pericolo: resta da chiarire se i cittadini potranno comprare una copertura in caso di aborto dall'assicurazione pubblica che il progetto di riforma vuole istituire.

ORA IL SENATO - Per essere definitivamente approvato, il progetto di riforma dovrà adesso superare l'esame del Senato, dove la maggioranza democratica non è così netta come alla Camera.