20 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Esteri. Brasile

Polizia brasiliana su tracce responsabili abbattimento elicottero

A Rio de Janeiro duemila agenti impegnati contro narcotrafficanti. La gravità della situazione ha costretto le autorità a dar vita ad un'unità di crisi

RIO DE JANEIRO - Centinaia di poliziotti brasiliani stanno dando la caccia ai narcotrafficanti che sabato scorso hanno abbattuto un elicottero della polizia nel corso di un'operazione antidroga a Rio de Janeiro, che fra due anni ospiterà i mondiali di calcio e nel 2016 le Olimpiadi.

Gli scontri armati tra agenti di polizia e gang rivali nella favela della zona nord di Rio hanno provocato 17 morti, di cui tre poliziotti che si trovavano a bordo dell'elicottero precipitato a terra dopo essere stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco.

La gravità della situazione ha costretto le autorità a dar vita ad un'unità di crisi. «Circa 2mila uomini sono impegnati nella zona nord» non lontano dal celebre stadio Maracana, dominato da diverse favela, arroccate sulla collina, ha dichiarato il portavoce della polizia militare, Marlisa Amorim.

La «guerra del traffico», così come è stata definita dalle autorità, è cominciato quando un gruppo di trafficanti arrivati dalla favela «Morro Sao Joao» ha tentato di invadere la favela «Morro dos Macacos», controllata da una fazione rivale.

Secondo fonti della polizia citate dalla stampa, l'incursione sarebbe stata ordinata da un capo del traffico di stupefacenti di Rio detenuto in una prigione di alta sicurezza nello Stato del Parana (sud), intenzionato a riprendere attraverso i suoi uomini il controllo dello spaccio della droga in questa zona.

Il segretario alla Sicurezza dello Stato di Rio, José Mariano Beltrame, ha affermato che per abbattere l'elicottero è stata utilizzata un'arma da guerra calibro 30 o 50 millimetri.