Parlamento Irananio boccia 2 donne ministro e conferma attentatore
Per la prima volta nella storia della Repubblica ministro donna
TEHERAN - Dopo una maratona durata due giorni, il parlamento di Teheran chiamato ad esaminare i 21 ministri del nuovo governo del presidente, Mahmoud Ahmadinejad ha deciso: Confermato alla Difesa un ricercato dall'interpol per un suo presunto coinvolgimento di un attentato contro una sinagoga in Argentina avvenuto nel 1994; bocciate due donne ministro; e per la prima volta nella storia della Repubblica islamica, ha dato la fiducia ad una donna per guidare il dicastero della Salute.
Il Majilis al Shura (parlamento) ha proceduto al voto singolarmente per ogni ministro. Tre dei ministri proposti dal presidente riconfermato nel contestato voto presidenziali dello scorso 12 giugno, non hanno ottenuto la fiducia del parlamento. Ed ora, il presidente deve proporre altri nomi.
Il ministro della Salute confermato, è la ginecologa Marzieh Vahid Dastjerdi. Secondo quanto riferito dalla tv di stato, i deputati hanno invece negato la fiducia a tre dei 21 ministri. I bocciati sono i ministri dell'Energia, dell'Istruzione e del Welfare. Queste ultime due sono donne.
Il ministro della Difesa, Ahmad Vahidi, ricercato dall'Interpol nell'ambito di un'inchiesta su un attentato avvenuto nel 1994 alla sede dell'Associazione ebraica di Buenos Aires che provocò 85 morti e 200 feriti, è stato il più votato.
Ahmadinejad aveva chiesto al parlamento di confermare i suoi ministri «in blocco» «per fare contento la guida suprema», Ali Khamenei. Cos? Non è stato anche se il numero dei bocciati è stato inferiore alle previsioni della vigilia, viste le numerose critiche piovute dal campo conservatore sui nomi di alcuni ministri giovani ritenuti «inesperti».
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