28 agosto 2025
Aggiornato 06:00
Lo ha indicato la polizia irachena

Iraq: primo giorno di Ramadan, otto morti in attentati

Tra le vittime, tre soldati e due bambini

BAGHDAD - Otto persone, tra le quali tre soldati e due bambini, sono state uccise nel primo giorno di Ramadan in vari attacchi a Baghdad, in una località a nordest della capitale e a Mosul. Lo ha indicato la polizia irachena.

Ad Adhamiyah, un quartiere sunnita del nordovest di Baghdad, due soldati sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco a un posto di blocco e un terzo è stato ferito. Gli aggressori, che hanno sparato con armi dotate di silenziatore, sono riusciti a fuggire a bordo di un'automobile, secondo una fonte nell'ambito del ministero degli Interni.

Nel centro di Baquba, 60 chilometri a nordest di Baghdad, un soldato è stato ucciso e altri due feriti da una bomba esplosa al passaggio del loro convoglio, secondo la polizia. A Mosul, 370 chilometri a nord di Baghdad, un mukhtar (capo amministrativo di zona) e due bambini sulla decina che giocavano vicino al suo ufficio sono stati uccisi. Da sei mesi, molti mukhtar sono obiettivo dei ribelli che li accusano di informare la polizia sulla gente della zona.

Nel centro di Mosul due persone, fra le quali un commerciante di alcool, sono state inoltre uccise a colpi di arma da fuoco da uomini armati che sono riusciti a fuggire: lo ha indicato la polizia. Sciiti e sunniti iracheni hanno iniziato insieme oggi il Ramadan, per la prima volta dalla caduta dell'ex dittatore Saddam Hussein nel 2003. Dopo l'invasione sotto comando statunitense e l'arrivo al potere degli sciiti dopo ottant'anni di sovranità sunnita, i primi si erano impuntati a cominciare il digiuno un giorno prima o uno dopo rispetto ai sunniti. Ma ieri sera una fonte dell'ufficio del Grand Ayatollah Ali Sistani, capo spirituale della comunità sciita irachena, ha annunciato che oggi sarebbe stato il primo giorno di digiuno anche per gli sciiti. Restano tuttavia dissensi tra le comunità musulmane. In questi ultimi giorni, partiti sciiti al potere e la guerriglia sunnita si sono «palleggiati» la responsabilità del doppio attentato che ha fatto 95 morti mercoledì a Baghdad.