Karoubi denuncia: «Detenuti torturati fino alla morte»
Chiede che venga creata una commissione d'inchiesta indipendente
TEHERAN - Il leader dell'opposizione iraniana Mahdi Karoubi non intende abbassare la guardia e per tenere viva la tensione politica in Iran insiste attirando l'attenzione su un tema cha ha colpito anche la comunità internazionale, le violenze indicibili compiute nelle carceri contro i detenuti.
Prigione di Kahrizak - Ieri il candidato riformista, sconfitto alle presidenziali insieme al moderato Mir Hossein Mousavi, ha scritto sul suo sito web di aver raccolto testimonianze secondo cui nella prigione di Kahrizak, a Teheran, i manifestanti, arrestati in seguito ai disordini esplosi per la rielezione in giugno del presidente Mahmoud Ahmadinejad, vengono torturati fino alla morte. Già domenica scorsa Karoubi aveva denunciato i numerosi stupri che sarebbero stati compiuti nel famigerato carcere contro detenuti di entrambi i sessi. Le autorità, scrive la Bbc, negano che siano state compiute violenze sessuale, ma ammette che sono avvenuti abusi dietro le sbarre.
Commissione d'inchiesta - «Alcuni giovani sono stati picchiati a morte solo per aver cantato degli slogan durante le proteste», scriveva ieri Karoubi che ha poi chiesto che venga creata una commissione d'inchiesta indipendente per far luce «in un'atmosfera calma».
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